Rupe, controlli ultimati Riaperta la Porrettana

Il lavoro dei tecnici-rocciatori terminato dopo cinque giorni di disagi. Parmeggiani: "Serve un cambio di passo per migliorare la viabilità"

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di Gabriele Mignardi

Alle sei di ieri mattina la Porrettana all’altezza della Rupe di Sasso Marconi è stata riaperta nei due sensi di marcia. Dopo cinque giorni vissuti pericolosamente sia sulla statale che sulla ferrovia sottostante, la circolazione ha ripreso regolarmente.

Complice il bel tempo, domenica i tecnici-rocciatori di Anas hanno portato a termine anche la ricognizione generale sullo stato di salute di tutta la parete della Rupe dalla quale è caduto il piccolo massetto che non ha fatto danni, ma ha fatto scattare l’allarme lungo tutta la base orientale del massiccio, che è nello stato assunto 130 anni fa, quando un grande crollo provocò la morte di 14 persone nelle case sottostanti a questo imponente sperone di arenaria.

Allarme rosso rientrato, code smaltite e ordinanza annullata. Non se ne vanno però in cavalleria le discussioni e i disagi che hanno coinvolto migliaia di persone e resa ancora più evidente la fragilità del sistema di comunicazioni della vallata del Reno.

Tanto che il sindaco di Sasso, Roberto Parmeggiani, di concerto coi sindaci dei comuni appenninici, ha chiesto alla Regione e all’Anas di predisporre una proposta realistica di superamento dei nodi critici della viabilità lungo la Porrettana, in particolare tra Vergato e Sasso.

"Non è solo il tema dell’emergenza che dobbiamo affrontare con troppa frequenza, ma quella di una mobilità efficiente è anche una condizione necessaria per lo sviluppo di tutto l’Appennino – dice Parmeggiani –. Serve una proposta sostenibile dal punto di vista ambientale e uno Stato che ci metta risorse e progetti. Non può ricadere tutto sui Comuni. Non sono un tecnico e quindi attraverso la Regione, e nel quadro dell’accordo Stato-Regione con l’Anas, chiedo un progetto realistico che comprenda strada e ferrovia".

Che non si esprime sui progetti in campo da decenni, come la Bretella Reno-Setta, sulla quale insiste il consigliere regionale e capogruppo della principale lista di opposizione di Sasso, Marco Mastacchi: "La situazione della viabilità nelle vallate del Reno e del Setta è tragica" esordisce il civico, mettendo in fila la chiusura della Provinciale 325 a Gardelletta, la viabilità provvisoria da 10 anni presso il casello di Rioveggio, i lavori nella bretella di Sasso collegati alla chiusura prevista delle gallerie di Monte Mario, poi la chiusura del ponte da Vinci e ben note criticità della Sasso-Pianoro attraverso le Ganzole. "Il passaggio delle competenze alla Città Metropolitana si è dimostrato disastroso per la gestione strade. Dalla chiusura delle Province e conseguente affidamento dei lavori con un sistema di grandi appalti la situazione è continuamente peggiorata – insiste Mastacchi –. Quanto accaduto alla Rupe fa tornare di grande attualità il progetto della Bretella Reno Setta a sostegno del quale erano state raccolte quasi 20 mila firme".

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