Risolvere una delle principali sfide di oggi, il cambiamento climatico, attraverso la collaborazione tra arte, scienza e tecnologia. È l’idea di Near+Futures+Quasi+Worlds, mostra collettiva fino al 29 maggio all’Auditorium Biagi di Salaborsa, ideata e curata da Manuel Cirauqui (Guggenheim Museum di Bilbao) con la collaborazione di Silvana Fiorese. L’evento è una delle prime produzioni di Serra Madre, il nuovo centro di produzione artistica di Kilowatt, che attraverso lo sguardo di 13 artisti disegna i possibili scenari di un futuro "più desiderabile, sostenibile e inclusivo", spiega Nicoletta Tranquillo, cofondatrice di Kilowatt. Tra le opere esposte, Melting Memories di Refik Anadol raccoglie e studia le attività cerebrali attraverso l’elettroencefalografia. I dati vengono poi rielaborati dall’artista per riflettere sulla materialità dei ricordi e sul decadimento cognitivo. Il gruppo Forensic Architecture con The murder of Pavlos Fyssas ricostruisce gli eventi attraverso audio e video dell’uccisione del rapper greco. Iris Van Herpen con la collezione Magnetic Motion, si ispira alla natura e al mondo animale per le creazioni di nuovi tessuti. Tra gli artisti in mostra: Egor Kraft, Julia Koerner, Kasia Molga and Scanner, Evelina Domnitch and Dmitry Gelfand, Félicie d’Estienne d’Orves, Ralf Baecker, So Kanno and Etsuko Yakushimaru.
Amalia Apicella
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