Salari, manodopera e pace Le sfide del Primo Maggio

Piazza Maggiore, tavola rotonda coi sindacati e concertone con Vasco Brondi. Cgil, Cisl e Uil a Confindustria: "Fate la vostra parte, alzate gli stipendi"

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di Rosalba Carbutti

Primo Maggio con i lavoratori in piazza Maggiore. Non nascondono l’emozione per questo ritorno in presenza dopo due anni i leader sindacali di Cgil, Cisl e Uil Maurizio Lunghi, Enrico Bassani e Giuliano Zignani, annunciando il programma per questa festa ’Per la pace e per il lavoro, dal patto metropolitano costruire insieme il futuro’. La festa partirà con il saluto del sindaco Matteo Lepore e il messaggio del cardinale Matteo Zuppi e una tavola rotonda alle 10.30 con l’economista Vera Zamagni e la responsabile del Piano economia e sociale della Città metropolitana, Daniela Freddi. Poi seguirà dalle 16 a mezzanotte il concertone con Vasco Brondi e James Senese, Yuman e altri. Tanti i temi ’caldi’: dalle ricadute della guerra in Ucraina, con la mancanza di materie prime, alla sicurezza sul lavoro fino alla carenza di manodopera.

Ma prima una sferzata a Confindustria: "È arrivato il momento degli aumenti salariali. I privati mettano i soldi, non possono bastare solo gli investimenti pubblici", alzano la voce Cgil-Cisl-Uil. I confederali citano il rinnovo dei contratti nazionali ancora in sospeso (sanità, chimica, trasporti), la perdita di potere d’acquisto per lavoratori e pensionati, la ripresa post-Covid minata dalla guerra in Ucraina, la carenza di materie prime e l’aumento dei costi per l’energia. "Confindustria su questi temi dovrebbe essere un po’ più presente", attacca il leader Cgil Lunghi. Secondo i sindacati, "c’è bisogno di un gioco di squadra e che tutti facciano la loro parte". Da qui, la richiesta di "maggiori risorse per i contratti nazionali, la contrattazione di secondo livello e gli investimenti sui nuovi prodotti legati alla transizione ecologica". Picchia duro Zignani, numero uno della Uil bolognese e regionale: "In Emilia-Romagna sono circa 140mila i lavoratori che non hanno ancora visto il rinnovo del contratto nazionale. È il momento di aumenti salariali". Il segretario metropolitano Cisl Bassani chiama a un patto comune per "la richiesta di sgravi fiscali per i lavoratori e la richiesta all’Europa di un nuovo Recovery fund sull’energia". Sotto le lente il nodo materie prime che rischia di fermare i cantieri del Pnrr in città. Altra questione, è la mancanza di manodopera. "Mancano almeno 20mila profili nel nostro territorio", ammette Bassani. Quali ricette? "Rivedere la formazione, ma anche pagare meglio i lavoratori, facendo loro contratti decenti".

Infine, la polemica di Bologna Fiere che ha organizzato la fiera del calzaturiero in Russia.

"Sono posti di lavoro", tagliano corto i confederali. D’accordo l’assessore regionale Vincenzo Colla: "Attività permessa".

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