Salgono i ricoveri, al Maggiore aggiunti 14 letti

L’Ausl: "Sono posti per rispondere alle richieste di degenze dal Pronto soccorso". La Cisl Fp: "In Ortopedia troppi casi positivi"

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Con il protarsi del caldo aumentano gli ingressi nei Pronto soccorso (foto d’archivio Ansa).

di Donatella Barbetta

I ricoveri per Covid, il personale assente perché contagiato o in ferie, le maggiori presenze di pazienti, anche anziani, nei Pronto soccorso a causa del caldo: tutti elementi che ad agosto contribuiscono ad accrescere le difficoltà negli ospedali.

"Per far fronte ai numerosi accessi nel Pronto soccorso del Maggiore ieri è stato aperto al primo piano un reparto di altri 14 letti dedicati all’Obi (l’Osservazione breve intensiva, ndr) e questo comporterà doppi turni da parte del personale sanitario già stremato, ma è la soluzione migliore per ridurre il sovraffollamento dovuto alla riduzione dei posti letti", spiega Massimo Romanelli, responsabile Uil Fpl della dirigenza sanitaria dell’area metropolitana. Il sindacalista segnala anche che "diverse criticità nei Pronto soccorso spoke della provincia. A Bazzano, per esempio, la situazione è complicata a causa della mancanza di posti letto, ci sono pazienti presenti in osservazione breve in attesa di ricovero".

L’Ausl conferma "una situazione non usuale sul Pronto soccorso di Bazzano per l’arrivo nella giornata di domenica di quattro pazienti positivi al Covid da ricoverare" e anche che "sono stati attivati 14 posti letto di osservazione breve intensiva per rispondere alle richieste di ricovero da Pronto soccorso". Anche Michele Vaira, segretario aziendale della Cisl-Fp dell’Ausl, sottolinea i problemi del Maggiore: "Avevamo chiesto un progetto sull’eventuale iperafflusso, ma finora non ci è stato presentato. E ora l’Ausl attiva altri 14 letti chiedendo al personale di fare ore aggiuntive in straordinario". Per Vaira, inoltre, l’ortopedia del Maggiore è diventata ormai "un vero e proprio reparto Covid", per di più con una "dotazione organica insufficiente" e questo perché il sistema delle bolle (le stanze nei reparti per pazienti positivi, ndr) "è un fallimento".

L’Ausl replica che "il modello organizzativo delle ‘Covid room’ ha consentito di dare una risposta flessibile ai pazienti con bisogni specialistici che altrimenti sarebbero stati trattati tutti in aree Covid". Filomena Ciociola è la segretaria aziendale della Uil Fpl del Sant’Orsola: "Nel Pronto soccorso del Policlinico ieri oltre 20 persone attendevano il ricovero perché non erano disponibili letti né per pazienti Covid né per gli altri malati. Inoltre, abbiamo segnalato problemi all’impianto di aria condizionata in un reparto del padiglione 2".

Dal Sant’Orsola osservano che "la pressione a cui è sottoposto il Pronto Soccorso è dovuta all’incremento degli accessi di pazienti causati dalle straordinarie ondate di calore prolungate di questi giorni, che colpiscono soprattutto gli anziani, e di malati con Covid che questa estate non sono mai diminuiti. Per l’aria condizionata nel reparto Covid del terzo piano del padiglione 2, che ha sempre funzionato, si sono verificati cali di efficienza per gli interventi necessari per riparare un guasto all’impianto".

Averardo Orta, presidente di Aiop Bologna, spiega che "nelle nostre strutture siamo pronti anche ad accogliere ricoveri medici, non solo Covid". Ieri 294 contagi, 12 malati in terapia intensiva, due in più, e 5 vittime dai 72 agli 89 anni, quattro donne e un uomo.

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