ROSALBA CARBUTTI
Cronaca

Salizzoni, il vice di Guazzaloca: "Liberalizzare A14 e tangenziale"

L’urbanista e ingegnere: "Ha ragione Bignami, il Passante di Mezzo è un’opera già vecchia". E rilancia l’idea di parificare le corsie delle due infrastrutture. I tempi? "Un paio d’anni di lavori"

Giovanni Salizzoni (da vicesidaco) con Guazzaloca e Prodi. Poi Sergio Cofferati, Virginio Merola e Matteo Lepore: tutti i primi cittadini di Bologna coinvolti nel Passante

Giovanni Salizzoni (da vicesidaco) con Guazzaloca e Prodi. Poi Sergio Cofferati, Virginio Merola e Matteo Lepore: tutti i primi cittadini di Bologna coinvolti nel Passante

Bologna, 3 giugno 2025 – "Il Passante di Mezzo è una scelta scellerata. Ci vogliono tempi enormi, Bologna resterebbe paralizzata per anni con costi esorbitanti. Ha ragione il capogruppo di Fratelli d’Italia Galeazzo Bignami: è un’opera già vecchia". Giovanni Salizzoni, ingegnere, urbanista, ex vicesindaco di Giorgio Guazzaloca, il primo cittadino del ribaltone del 1999 che portò il centrodestra al governo di Bologna per 5 anni, entra nel dibattito di un’infrastruttura ferma da 30 anni. E rilancia una vecchia idea, meno ambiziosa, ma che potrebbe dare una risposta al nodo di Bologna: la liberalizzazione delle corsie di tangenziale e autostrada.

Dopo il Passante Nord, Sud, di Mezzo, di Sotto: qual è la sua proposta per il nodo autostradale di Bologna?

"La liberalizzazione delle corsie venne bocciata da Autostrade per motivi insignificanti, ma darebbe una risposta importante e rapida al problema del traffico. A fronte di sei corsie di autostrada (due più una per senso di marcia) al centro e di quattro di tangenziale all’esterno (due più una per senso di marcia), ci troveremmo con dodici corsie in cui si potrebbe distribuire il volume di traffico. È una soluzione più semplice e immediata, non costosa, capace di fluidificare il traffico veicolare".

Per non costosa che cosa intende?

"Qualche anno fa si parlava di 300 milioni di euro, oggi saranno 400 milioni. Con un ulteriore vantaggio: basterebbero un paio d’anni per realizzare l’opera. Per il Passante di Mezzo, invece, si parla di 3-3,5 miliardi e 5 anni per realizzarlo: ciò significa – conoscendo un po’ come funzionano queste cose – costi di 5 miliardi e 10 anni di lavori...".

Unendo il traffico di tangenziale e autostrade però chi transita (senza uscire) potrebbe non pagare la tratta Casalecchio-San Lazzaro.

"Oggi ci sono i sistemi di controllo elettronico delle targhe, quindi nessun problema".

Bignami quando suggerisce un mini-intervento si riferisce a questa proposta?

"Penso di sì, anche perché non esistono altre alternative".

La Lega bolognese ha lanciato il Passante interrato.

"(Ride). Questa simpatica visione di un tunnel è un sogno, ora bisogna essere pratici".

Con questo ’ripiego’ il sindaco Matteo Lepore resterebbe con un pugno di mosche in mano e senza compensazioni green all’opera.

"Gli suggerisco di avere il coraggio di prendere in mano la situazione e gestirla, avallando una soluzione utile per i prossimi 50 anni che gli permetterebbe, comunque, di migliorare ingressi e uscite, con verde, parcheggi etc.".

Stupito che dopo 30 anni non si sia fatto nulla? Come dice l’ex sindaco Merola colpa anche della giunta Guazzaloca?

"Noi siamo stati lì di passaggio... la colpa delle precedenti e seguenti giunte – e quindi anche di quella di Merola – è stata di non prendere decisioni fino in fondo. Il Passante Sud fu bocciato per non ’bucare’ la collina, il Passante Nord perché otto sindaci temevano di perdere le elezioni. Un opportunismo politico che vietò un’opera che oggi sarebbe stata fatta. Ma non sono stupito: ogni sindaco, Lepore compreso, ha chiesto migliorie all’opera facendo lievitare i costi, come successe con la Variante di Valico tra Bologna e Firenze che accumulò ritardi. Del resto, il mio amico Andreatta definiva ’i comunisti impratici: capiscono i problemi, ma li risolvono in 20 anni’. In questo caso gli anni sono diventati più di 30!".