Salvemini, cantiere fermo Mancano i ponteggi

Slittano i lavori di ampliamento dell’istituto tecnico che ha 1.500 iscritti . Per il prossimo anno già riconfermate le quattro aule prefabbricate

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Mancano i ponteggi, lavori fermi da sei mesi. E’ un cantiere deserto quello che si presenta al lato dell’Itc Salvemini di Casalecchio dove lo scorso anno la Città metropolitana di Bologna ha dato il via alla realizzazione di un corpo di fabbrica destinato a quindici nuove aule e al relativo collegamento all’edificio esistente per un importo di oltre tre milioni di euro assegnati dalle risorse governative provenienti dal Fondo per lo sviluppo e la coesione. A lato lo spazio destinato alla nuova palestra. Per la scuola superiore di Casalecchio che conta già ora oltre 1500 studenti (1357 nelle lezioni diurne, 160 alle serali), e che da dicembre ospita quattro classi nei moduli prefabbricati allestiti nel giardino, si tratta di un intervento atteso da più di dieci anni.

"Sembrava la volta buona, anche se temo che mio figlio farà fatica a vederlo finito", dice un rappresentante di classe che ad ogni riunione che si svolge nella sede di via Pertini dalla finestra guarda un cantiere congelato al livello delle fondazioni. "Da quello che ci avevano comunicato la nuova ala doveva essere pronta per il prossimo anno scolastico, ma ormai la vedo grigia", commenta il genitore che di questa situazione ha chiesto ragioni al preside, il qualche chiarisce che il cantiere è competenza della Città metropolitana di Bologna, per la quale risponde il consigliere delegato Daniele Ruscigno. "Per questo ed altri cantieri scolastici ci sono stati problemi di approvvigionamento dei materiali. E in particolare per quello di Casalecchio mancano i ponteggi. La ditta ha completato le lavorazioni che si potevano eseguire senza elevazione e poi si è dovuta fermare. Ma a breve i lavori ripartiranno", garantisce Ruscigno aggiungendo che la ripartenza prevede il collegamento col resto dell’istituto, adiacente al cantiere, e che necessariamente il termine dell’opera slitta a fine 2022 o a metà 2023, con la conferma dei 4 moduli prefabbricati anche per il prossimo anno scolastico.

Una prospettiva che non piace al dirigente scolastico Carlo Braga, che con l’estensione del cantiere alla sede attuale dovrebbe fare i conti con l’occupazione di tre laboratori e dell’accesso protetto riservato agli studenti disabili gravi: "L’accordo era che i lavori interni alla sede attuale sarebbero stati subordinati al completamento dell’edificio esterno. Date le premesse ho seri dubbi che nel periodo estivo possa essere concluso il collegamento, con tutto quello che comporta".

Gabriele Mignardi

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