Salvemini, l’ora di memoria e solidarietà

La Camera del lavoro intitola la sala delle riunioni alle dodici vittime della strage. Premiati i protagonisti del concorso artistico sulla fragilità

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di Nicodemo Mele

"Dedicando la sala alle 12 vittime della Strage del Salvemini del 6 dicembre 1990, abbiamo voluto dare un segnale in pianta stabile che quella strage non è solo nella memoria di quanti hanno vissuto quel tragico fatto, ma una vicenda ormai storicizzata di grande insegnamento per le future generazioni".

Con queste parole Gianni Monte, responsabile del distretto Reno Lavino Samoggia del sindacato Cgil, ha introdotto ieri mattina l’intitolazione alle Vittime del Salvemini della Sala Riunioni della Camera del Lavoro in via Ronzani a Casalecchio. Subito dopo nella stessa sala sono stati scoperti i tre lavori artistici vincitori del concorso "Diritto alla fragilità". L’iniziativa è una delle tante che a Casalecchio e nei comuni vicini (Zola Predosa e Sasso Marconi) si tengono in questi e nei prossimi per le commemorazioni del 31esimo anniversario della strage del Salvemini. Alla cerimonia nella sede della Cgil c’erano anche Massimo Bosso, sindaco di Casalecchio, Roberto Alutto, presidente dell’Associazione vittime del Salvemini, Marco Pasquini della segreteria provinciale della Cgil e Antonella Raspadori, segretaria provinciale dello Spi-Cgil, il sindacato dei pensionati che ha promosso il concorso.

Finite le cerimonie in via Ronzani, i dirigenti della Cgil si sono trasferiti al teatro comunale Laura Betti di Casalecchio per premiare i vincitori del concorso artistico sulla fragilità. In platea c’erano almeno 150 studenti delle seconde classi dei tre istituti superiori che hanno sede a Casalecchio (il Liceo Da Vinci, l’Alberghiero Veronelli e l’Itcs Salvemini), i ragazzi che hanno partecipato al concorso con numerose opere raccolte in un catalogo.

I primi a salire sul palcoscenico sono stati Pietro Ulisse Anaclerio, Giacomo Cocchi e Michele Garavelli della II A del liceo Da Vinci, accompagnati dall’insegnante Doriana Russo e la preside Tiziana Tiengo. La loro opera dal titolo "Un qualcosa che manca" è stata premiata con un assegno in buoni libri e zainetti da Paola Salomoni, assessora alla Scuola della Regione Emilia Romagna.

"La Fragilità non è una debolezza", era il titolo dell’opera di Amabile, Nuzzaci e Pedraja della II BV dell’Alberghiero Veronelli, che si sono presentati con la professoressa Serena Barile e la dirigente Rosalba De Vivo. Il premio è stato consegnato loro dal sindaco di Casalecchio Massimo Bosso. Ovazione, infine, per Madalina Camerzan, Matilde Sandri e Basma Salem della II B-Afm del Salvemini, accompagnati dalla professoressa Lorena Pata. La loro opera "Bambino invisibile" è stata premiata da Antonella Raspadori dello Spi-Cgil.

"I giovani devono accettare la propria fragilità – ha affermato quest’ultima chiudendo la cerimonia – solo cosi saranno più forti e potranno capire le fragilità di tanti anziani".

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