Accompagnò Salvini al Pilastro di Bologna: minacciata

Il quartiere è monitorato dalle forze dell’ordine. Convalidato il fermo di Abidi Dhia, "complice" della sparatoria della scorsa settimana

Il leader della Lega Matteo Salvini, al Pilastro a gennaio dell’anno scorso

Il leader della Lega Matteo Salvini, al Pilastro a gennaio dell’anno scorso

Bologna, 19 maggio 2021 - Altri guai al Pilastro. Mentre è stato convalidato ieri il fermo eseguito dalla Squadra mobile di di Abidi Dhia, il 24enne tunisino accusato di essere complice dell’uomo che poco più di una settimana fa ha sparato a un 25enne marocchino in via Natali (ancora in fuga e ricercato il complice indagato per avere premuto il grilletto), il clima resta teso.

La residente Anna Rita Biagini infatti – già nota alle cronache per avere accompagnato il leader della Lega Matteo Salvini nella passeggiata pre Regionali in via Deledda del 21 gennaio 2020, giorno della famosa citofonata "lei spaccia?" per cui entrambi furono querelati per diffamazione dalla coppia che viveva nell’appartamento (e che poi un anno dopo fu arrestata per spaccio), indagine per cui la Procura ha presentato richiesta di archiviazione e pende l’opposizione della parte avversa –, racconta di essere stata vittima di minacce. La donna infatti ha riportato a vicini e carabinieri di avere ricevuto minacce di morte da un uomo, a quanto pare residente in zona, che l’avrebbe accusata di "ostacolare" lo spaccio nel quartiere. "È necessario tutelare lei e gli altri cittadini del Pilastro che non accettano la situazione del luogo in cui vivono", attacca il deputato di Fratelli d’Italia Galeazzo Bignami, informato della vicenda.

E ora, dopo la sparatoria della scorsa settimana, il Pilastro è più che mai nel mirino delle forze dell’ordine ed è quotidianamente presidiato dai carabinieri. I quali ieri si sono presentati nel quartiere in 15, tutti militari della Stazione Bologna Mazzini e del 5° Reggimento Carabinieri Emilia-Romagna, per un’attività di contrasto alla criminalità e soprattutto allo spaccio: qui si sono divisi tra pattuglie dinamiche e posti di controllo alla circolazione stradale. Hanno identificato trenta persone e controllato 15 veicoli. Domenica scorsa invece i carabinieri impegnati in un analogo controllo avevano identificato in via Gabriele D’Annunzio un diciassettenne, che si trovava in sella a uno scooter condotto da un ventunenne bolognese. I militari hanno scoperto che il ragazzino aveva con sé una pistola scacciacani, priva dell’obbligatorio tappo rosso e identica a una semiautomatica ’Glock’, con cinque colpi a salve nel serbatoio. Non ha voluto giustificare il motivo per cui nascondeva sotto la giacca una pistola del tutto identica a un’arma vera.

Il ventunenne che era con lui invece è stato segnalato alla Prefettura per uso di sostanze stupefacenti, dato che aveva con sé aveva una decina di grammi di hashish. Sia la droga sia l’arma a salve sono state sequestrate.

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