San Benedetto Val di Sambro, ecomostro addio. Al suo posto un posto un polo del welfare

Il progetto: 11 milioni per far rinascere l'ex Inail. Lavori al via tra un anno

Il sindaco Alessandro Santoni (Foto Baldini)

Il sindaco Alessandro Santoni (Foto Baldini)

Bologna, 10 ottobre 2018 - Un’operazione da 11 milioni di euro per trasformare gli 8mila metri quadri dell’ecomostro di San Benedetto Val di Sambro in nuova struttura per l’assistenza socio sanitaria. Dove troveranno spazio: una casa di riposo, una comunità alloggio, alloggi protetti, un centro socio-ricreativo per anziani, un micro nido, una comunità di accoglienza per minori, appartamenti di accoglienza madre bambino e ambulatori medici, oltre ad uffici generali. Questo rappresenta la firma in calce all’accordo di programma per la valorizzazione dell’ecomostro sottoscritto da Alessandro Santoni, sindaco di San Benedetto Val di Sambro, Gianluca Borghi, amministratore unico di Asp Bologna e da Elisabetta Spitz, amministratore delegato di Invimit, società di gestione del risparmio del Mef che si occupa della valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico. Realizzato negli anni ’60 per ospitare una scuola-convitto dell’ Animil, l’immobile non è mai stato utilizzato. Ora con l’accordo dà il via alla valorizzazione della proprietà del fondo I3- Inail che si estende su 8000 mq per 72 camere con parco annesso.

Il programma trasformerà quei metri quadri in un centro di assistenza e residenza socio-sanitaria, ricreativa, educativa per 160 posti letto permanenti e spazi di ospitalità diurna, per un investimento complessivo di 11 milioni di euro interamente a carico di Invimit, mentre la gestione del progetto di valorizzazione sarà affidata ad Asp Città di Bologna per un periodo non inferiore a 21 anni.

Comune di San Benedetto Val di Sambro e Asp Città di Bologna definiranno, con successivi accordi, le relazioni con Ausl di Bologna, Città metropolitana, Comitato di Distretto e Istituzione Servizi Sociali Educativi e Culturali dell'Unione dei Comuni dell'Appennino Bolognese per definire un utilizzo della struttura finalizzato a rispondere ai bisogni di assistenza dei diversi contesti territoriali, in linea con quanto previsto dal piano di riordino territoriale e dai diversi Piani di Zona per la Salute ed il Benessere sociale.  

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