San Giacomo Maggiore pronto a risplendere

Nicoletta

Barberini Mengoli

Il Rotary Bologna Valle del Savena, nella consapevolezza di puntare sulla formazione culturale dei giovani testimoniata dalla tradizione della nostra Accademia delle Belle Arti, ha scelto di restaurare un reperto della facciata di San Giacomo Maggiore (via Zamboni). Il progetto è stato accettato con entusiasmo dai Padri Agostiniani della Basilica, ormai rassegnati all’inarrestabile incuria e al degrado che deturpavano la singolare bellezza della facciata principale che si apre su piazza Rossini, resa ormai illeggibile. L’intervento di restauro, finanziato interamente dal suddetto Rotary, è terminato a maggio ed è stato eseguito da Giulia Bambini, ex studentessa di restauro dell’Accademia, che ha portato alla luce testimonianze affascinanti e inaspettate di due dipinti murali del XIV secolo, presenti nella prima nicchia della facciata, oggetto di questo iniziale, ma si spera non ultimo intervento. Stiamo parlando di opere dell’arte bolognese tardo medievale, appartenenti a una Basilica unica nel suo genere per la rara stratificazione architettonica e decorativa che la rende preziosa. I dipinti, visibili al pubblico da piazza Rossini, rappresentano un santo vescovo, Santa Caterina d’Alessandria e San Giovanni Evangelista, identificati dopo approfondite ricerche archivistiche e analisi dell’opera in ogni suo intervento necessarie per la mancanza di fonti storiche a riguardo, nonostante costituiscano una delle poche testimonianze in sito dell’arte bolognese del Trecento. Sembra impossibile, ma lo strato di calce che ricopriva dal XV secolo le immagini, non le ha distrutte, anzi ne ha preservato i contenuti pittorici, proteggendole dalle insidie degli agenti atmosferici e dallo smog. La presentazione ufficiale è fissata per giovedì 29 settembre alle 17,30 nell’Aula Magna dell’Accademia di Belle Arti. Interverranno: Rita Finzi e Cristina Francucci, rispettivamente neo presidente e direttrice dell’Accademia; Filippo Leghissa, presidente del Rotary Valle del Savena e Giulia Bambini, restauratrice.

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