Sana, il gusto del futuro è bio e sostenibile

Settecento espositori alla kermesse ospitata fino a domenica in Fiera. Calzolari: "Più attenzione all’agricoltura, è il nostro domani"

È iniziata ieri in Fiera la 34esima edizione di Sana, il salone internazionale del biologico e del naturale. Considerato come il principale palcoscenico di settore, l’evento durerà fino a domenica, organizzato in convegni, incontri e workshop. Ricca l’area espositiva, che conta circa 700 realtà che hanno intrapreso un percorso sostenibile e che proporranno al pubblico - italiano e internazionale - i loro prodotti bio. A inaugurare la kermesse, durante ‘Rivoluzione Bio - il biologico tra il presente e il futuro’, è stato il presidente di BolognaFiere, Gianpiero Calzolari: "Tanti anni fa, chi ha messo in piedi questa iniziativa è stato capace di guardare in avanti, il biologico è all’avanguardia. Il cambiamento climatico è oggettivo e la sostenibilità è ormai diventata politica. In questa campagna elettorale c’è poca attenzione all’agricoltura". Presenti anche il sindaco Matteo Lepore e il presidente della Regione Stefano Bonaccini. "È importante che la fiera punti sul biologico – ha detto Bonaccini–. Bisogna investire attraverso la politica per avere coscienza e conoscenza di cosa fare". E in merito alla posizione dell’Emilia-Romagna nel settore agricolo, il presidente ha precisato: "L’agricoltura e l’agroalimentare sono fondamentali: l’export della regione è di 9 miliardi di euro". Il primo cittadino, invece, si è concentrato sulla città: "Bologna è nel cuore dell’Italia. I temi dell’agroalimentare e dell’agricoltura devono partire dalle scuole. Nei nostri piani ci sono grandi investimenti, anche con le imprese".

Mariateresa Mastromarino

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