Bologna, manca il sangue: interventi chirurgici a rischio

Appello di Ausl, Città Metropolitana, Avis e Fidas: "Crollate le donazioni, così le liste d’attesa possono allungarsi ulteriormente"

Bologna, 12 giugno 2022 - Smaltimento liste d’attesa a rischio, soprattutto per quanto riguarda gli interventi chirurgici: manca il sangue necessario a tantissime operazioni, a iniziare da chi arriva in Pronto soccorso in seguito a un grave trauma oppure deve subire un trapianto. Un calo della raccolta che, nei primi quattro mesi di quest’anno, rispetto al medesimo periodo del 2021, a Bologna e provincia, è scesa del sette per cento.

Donazioni di sangue
Donazioni di sangue

L’Azienda Usl lancia l’allarme: "L’Ausl di Bologna è da mesi impegnata nel recupero delle liste d’attesa degli interventi chirurgici programmati, più o meno complessi – dichiara Paolo Bordon, direttore generale dell’Ausl–. Ma è una sfida che si può vincere solo con il sostegno dell’intera comunità dei donatori di sangue". Infatti nel primo quadrimestre dell’anno in corso le unità raccolte sono state 15.548 contro le 16.642 dello stesso periodo del 2021, mentre purtroppo restano stabili le unità trasfuse rispetto allo stesso periodo del 2021: 19.937 unità trasfuse nel 2021 rispetto alle 19.931 unità trasfuse nel 2022. Questo proprio per effetto della ripresa degli interventi chirurgici nei vari ospedali bolognesi che si erano fermati (salvo le urgenze) a causa della pandemia.

Le cause di tale calo potrebbero essere almeno due, come ipotizza Sonia Manaresi, presidente provinciale Avis: "Il Covid c’è ancora quindi chi si ammala non è idoneo a donare. Poi sembra esserci la percezione che il virus sia scomparso, le persone forse pensano ad altro, ma non è così. Il fatto che è non siamo più autosufficienti per il nostro fabbisogno, anche perché in città ci sono grandi e importanti ospedali come il Maggiore e il Sant’Orsola che attirano persone da fuori provincia e fuori regione per le loro specialistiche, dai traumi ai trapianti e per tutto questo serve sangue". Manaresi però si dice "fiduciosa che il nostro appello non rimarrà inascoltato: abbiamo il 4,4 per cento di donatori dai 18 ai 65 anni, percentuale superiore alla media nazionale siamo sicuri che risponderanno. Con questa campagna di sensibilizzazione che verrà fatta in occasione della Giornata mondiale del donatore, il 14 giugno, vogliamo sensibilizzare anche i giovani".

L’invito è rivolto non solo ai donatori ma anche ad amici, parenti, colleghi. Da lunedì a sabato 18 giugno sarà possibile chiamare le sedi di Avis (telefono 051- 3146011 digitando il tasto 0 per aderire alla campagna ’Io dono con un amico’, dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 13 e dalle 15 alle 17.45) e Fidas (telefono 051-6350330 dalle 8,30 alle 16,30 dal lunedì al venerdì) per prenotare la propria donazione e quella di un amico. Qualora l’amico sia già un donatore sarà possibile donare assieme, mentre nel caso in cui non lo sia potrà chiedere informazioni e avviare l’eventuale percorso di donazione. "Per recuperare le liste d’attesa occorrono più trasfusioni, più sangue, più donatori – sottolinea il sindaco Matteo Lepore –. Da qui la proposta di donare insieme a un amico: per rendere un momento così meritevole non più un atto individuale, bensì collettivo coinvolgendo le persone a cui si vuole bene".

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