Sanità Bologna, è scontro sui bilanci. Fd’I: "Soldi per coprire lo sfacelo"

L’attacco del senatore Lisei dopo la lettera di Lepore a Donini con la richiesta di più fondi per le Aziende. Castaldini (FI): "Contrapposizioni all’interno del Pd". L’assessore: proposta di legge sui finanziamenti

Un medico al lavoro in un reparto ospedaliero (foto di repertorio)

Un medico al lavoro in un reparto ospedaliero (foto di repertorio)

Bologna, 13 maggio 2023 – Ricetta ’salva sanità’ di Raffaele Donini: presentare "entro l’estate una proposta di legge che abbia due obiettivi: ancorare il fondo nazionale sanitario al 7,5% del Pil in almeno 5 anni, significa 4 miliardi in più ed eliminare il famigerato e odioso tetto di spesa per il personale dipendente". Così l’assessore regionale alle Politiche per la salute dopo aver ricevuto, l’altro giorno, la lettera del sindaco Matteo Lepore con la richiesta di "adeguata attenzione" da riservare alla sanità bolognese, anche per il disavanzo del Sant’Orsola. Paolo Bordon, direttore generale dell’Ausl, osserva che "se il sindaco ritiene importante un confronto sui temi della Sanità noi siamo contenti e credo che la Regione sia allineata rispetto a questo".

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Le opposizioni insorgono. Per Marco Lisei, senatore di Fd’I, "la sinistra italiana, e il Pd in primis, negli ultimi 10 anni si è contraddistinta per avere definanziato e destrutturato la sanità pubblica con tagli costanti ai finanziamenti ad essa destinati e, soprattutto, con tagli ai posti letto e agli ospedali. Oggi chi si è reso responsabile di questo sfacelo pretende di inchiodare a responsabilità non sue il Governo che, appena insediato, è già costretto a riparare proprio a questo disastro". E la capogruppo di Fd’I in Regione, Marta Evangelisti, si sofferma sui conti del Policlinico: "La Conferenza territoriale sociale e sanitaria metropolitana di Bologna, della quale Lepore è presidente, ha espresso parere favorevole sui bilanci di esercizio 2022 delle aziende sanitarie metropolitane, ma successivamente ha richiamato l’attenzione della Regione sui conti dell’Irccs Sant’Orsola", quindi "viene spontaneo chiedersi quale sia il ruolo della Conferenza".

Per Daniele Marchetti, consigliere regionale della Lega, "il Pd non giochi al poliziotto buono e a quello cattivo" e Lepore "dovrebbe chiedere conto della gestione della cosa pubblica da parte del suo stesso partito". Valentina Castaldini, capogruppo di Forza Italia in Regione, sottolinea le "contrapposizioni evidenti tra il sindaco Lepore e l’assessore Donini all’interno del Pd", e, a fronte della richiesta di una legge nazionale, "chiedo una legge regionale di riforma del sistema sanitario".

Intervengono anche i sindacati

Per Marco Pasquini e Gaetano Alessi, rispettivamente segretario generale Fp Cgil Bologna e responsabile del comparto sanità, la lettera "mette nero su bianco che è in corso un piano di rientro, che il taglio del personale è effettivo e applicato, che Bologna viene sistematicamente penalizzata dai ristorni regionali", mentre Paolo Palmarini, segretario regionale Uil Fpl, aggiunge che il testo "mette in luce posizioni diverse, ma la priorità è dare risposte ai bisogni dei cittadini di ogni territorio".

Secondo Stefano Franceschelli, segretario generale Cisl Fp dell’area metropolitana, "quanto apprendiamo rafforza la preoccupazione che abbiamo manifestato a gran voce in questi mesi per i possibili tagli ai servizi e pensiamo che l’appello alla salvaguardia del Policlinico non debba cadere nel vuoto". Infine, Vittorio Dalmastri, segretario regionale Fpc Cgil medici, sottolinea che "non possiamo continuare ad assistere all'erosione del Sistema sanitario nazionale, soprattutto in una regione capostipite del pubblico e del sociale come l'Emilia-Romagna".

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