Sanità, interventi e tempi biblici

Se le legittime rimostranze del lettore fossero un’eccezione si potrebbe anche pensare a un incidente di percorso nel sistema complesso degli ospedali che ogni giorno devono affrontare migliaia di interventi, visite specialistiche, controlli. Invece le segnalazioni di lettori che lamentano attese infinite con relativi disagi per gli interventi sono abbastanza frequenti. Eppure a scadenze periodiche è soprattutto l’assessorato alla sanità della Regione che promette, probabilmente in buona fede ma senza riuscire a mantenere le promesse, di "piani straordinari" per diminuire i tempi di attesa per visite specialistiche e interventi. Certo, molto è stato fatto dopo i ritardi accumulati nei due maledetti anni di emergenza Covid, ma molto c’è da fare. Le ricette annunciate dall’ente pubblico frequentemente si perdono per strada. E allora è meglio tacere e provare in silenzio a rimediare a una situazione che non è in equilibrio. Non è così per tutte le specialità, ovvio, ma per alcuni settori specialistici il problema delle attese infinite c’è e si vede. Se è vero che per un intervento di cataratta servono due anni allora significa che nel meccanismo qualcosa non va. Le strutture private sono a disposizione per dare una mano al pubblico e in parte gli accordi sono già operativi. Ma se serve meglio allargare le prestazioni anziché costringere un paziente ad attendere mesi e anni. Qualcuno batta un colpo e si faccia sentire. Meno promesse e più fatti concreti.

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