Sanità, la grande paura Evacuazione a Villalba, ospedale di Loiano isolato A Vigorso chiude il centro

I cinquanta degenti della clinica di via di Roncrio ricollocati tra Rizzoli e Villa Torri. Riunione di emergenza tra la Regione e le direzioni delle strutture sanitarie:. gruppi elettrogeni e tecnici per garantire il funzionamento delle sale operatorie. .

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Sanità, la grande paura Evacuazione a Villalba, ospedale di Loiano isolato A Vigorso chiude il centro

di Monica Raschi

Evacuati tutti i pazienti ricoverati a Villalba, compreso il personale amministrativo. Ieri mattina la direzione della clinica che si trova in via di Roncrio, considerato il rischio frane e la strada ridotta a un torrente, ha deciso di evacuare i cinquanta pazienti che si trovavano nella struttura: 38 sono pazienti del Rizzoli che l’Istituto ha nuovamente ospitato trovando letti nei vari reparti, gli altri dodici, pazienti propri di Villalba, sono stati trasferiti a Villa Torri. Anche Villa Bellombra e la clinica Santa Viola si erano rese disponibili, ma non c’è stata la necessità. Forti difficoltà per l’ospedale di Loiano, irraggiungibile a cause delle frane che hanno bloccato le strade: i pazienti vengono dirottati negli altri ospedali. Chiuso anche il poliambulatorio di Castenaso a causa dell’allagamento dell’atrio, mentre le sale operatorie di Budrio anche per oggi, rinvieranno l’attività chirurgica per poter ricoverare undici pazienti provenienti dal Centro Protesi Inail di Vigorso che è stato momentaneamente chiuso.

Ausl, Sant’Orsola e Rizzoli garantiscono l’attività chirurgica, clinica, diagnostica e assistenziale anche oggi, nonostante alcuni disagi causati dalla difficoltà di accesso alle strutture, sia per i cittadini sia per gli operatori. Nella riunione di ieri tra Regione e le direzioni di tutte le aziende sanitarie è stato deciso azionare "gruppi elettrogeni dove necessario, tecnici impegnati a garantire la perfetta funzionalità delle sale operatorie, piani di disaster recovery attivati e personale disposto a coprire doppi turni per sostituire i colleghi che non riescono a raggiungere il posto di lavoro". La situazione è stata definita dalla stessa Regione "difficile ma sotto controllo".

Anche tutto l’apparato del 118 ha rafforzato la sua presenza sul territorio con 18 mezzi: undici a Bologna, due a Budrio, uno a San Giovanni, uno a Monterenzio, uno a Loiano, uno a Serravalle e uno a Imola.

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