Sant’Orsola Bologna, undici trapianti in sette giorni

Superlavoro al policlinico: sei interventi al fegato e cinque ai reni. Negli ultimi venti giorni sostituiti anche cinque cuori

Matteo Cescon, al centro, con la sua équipe

Matteo Cescon, al centro, con la sua équipe

Bologna, 3 aprile 2019 – Maratona di undici trapianti al Sant’Orsola: 6 di fegato e 5 di reni. «Sono numeri inconsueti – ammette Matteo Cescon, direttore della Chirurgia generale e dei trapianti – soprattutto perché si tratta di interventi svolti tutti la scorsa settimana».

Due le particolarità, la prima è di tipo clinico: «Un uomo e una donna erano stati trasportati da fuori città al Policlinico con una grave insuffienza epatica ed erano in pericolo di vita», osserva il chirurgo. Inoltre, una delle donazioni, che ha coinvolto fegato, reni e polmoni, è stata fatta a cuore fermo.

«Quando si presentano le grandi ondate di donazioni – precisa Cescon – è importante il collegamento del nostro lavoro con quello delle terapie intensive, perché è lì che vengono individuati i donatori e si prendono i contatti con i familiari. Non dimentichiamo che in regione, per il fegato, sono in lista d’attesa circa 140 persone. Gli espianti sono stati realizzati, sempre dalla nostra équipe, in varie sedi donative dell’Emilia-Romagna e al di fuori della. Certo, abbiamo lavorato quasi ininterrottamente, dosando le forze, perché dobbiamo essere sempre pronti anche ad altre donazioni». Cescon spiega che la donazione a cuore fermo si sta diffondendo sempre di più «in diversi centri e quello di Cesena è uno dei più attivi: i donatori sono persone che hanno un quadro di grave danno neurologico e compromissione cardiocircolatoria e si procede agli espianti dopo un prolungato e irreversibile arresto cardiaco».

Il chirurgo sottolinea «il grande lavoro del team anestesiologico, coordinato da Antonio Siniscalchi, che fa riferimento alla Terapia intensiva e rianimazione diretta da Marco Ranieri perché, oltre a partecipare al trapianto e a seguire i pazienti sia prima sia dopo l’intervento, lavorano in collaborazione con il nostro gruppo. L’altra unità fondamentale è quella Medicina e insufficienze d’organo, diretta da Maria Cristina Morelli e, per i trapianti di rene, i nefrologi diretti da Gaetano La Manna».

Super attività anche in cardiochirurgia: «Abbiamo effettuato cinque trapianti di cuore nelle ultime tre settimane – fa i conti Davide Pacini, direttore della Cardiochirurgia – con donatori di una certa età, quindi questo dimostra che la selezione è stata molto efficace e gli organi ben preservati».

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