CHIARA CARAVELLI
Cronaca

Santori: il turismo regge "Negli hotel poche disdette E visitare la città ora è sicuro"

Il consigliere Pd fa il bilancio del post-emergenza maltempo: calo del 5% rispetto al 2019 "Presto al via la campagna pubblicitaria per invitare i viaggiatori in Emilia-Romagna".

Santori: il turismo regge  "Negli hotel poche disdette   E visitare la città ora è sicuro"
Santori: il turismo regge "Negli hotel poche disdette E visitare la città ora è sicuro"

di Chiara Caravelli

L’alluvione che nelle scorse settimane ha flagellato il Bolognese sembra, oggi, un ricordo. Sembra, appunto. Perché le conseguenze dell’ondata di maltempo su cittadini e attività, sono ancora gravissime, soprattutto nell’hinterland. Ma se c’è una categoria sulla quale l’alluvione ha avuto un impatto marginale, quella è il turismo, come spiega il consigliere comunale, Mattia Santori.

Santori, quale è stato l’effetto dell’alluvione sul turismo bolognese?

"I dati che abbiamo (un campione di tasso di riempimento degli alberghi, ndr) segnalano un lieve calo nella settimana dell’alluvione. Gran parte delle disdette sono legate soprattutto all’annullamento del Gran Premio di Formula 1 a Imola, alcune scolaresche e infine gruppi organizzati di carattere nazionale che hanno preferito annullare il viaggio. Se parliamo, invece, di turismo straniero, il calo è ancora più lieve: gli albergatori e Bologna Welcome sono stati molto bravi a informare tutte le persone che chiamavano, informandoli sulla situazione. Parliamo di un calo, in questa settimana di ponte, del 5% rispetto allo stesso periodo del 2019, che è il nostro range di riferimento. Ma il tasso di occupazione degli alberghi è comunque al 70%".

Esiste un rischio concreto di disdette in vista del periodo estivo?

"A livello generale no, nel senso che i tour operator, le persone singole, gli eventi che ripartono non accusa una cancellazione in massa. Ci sono, però, alcune nicchie legate a situazioni specifiche, come ad esempio il Nord Europa dove la comunicazione della situazione maltempo in Emilia-Romagna non è circolata correttamente portando le persone a percepire un rischio maggiore di quello che effettivamente c’era".

Concretamente, quindi, cosa deve essere fatto in futuro per scongiurare un tracollo del turismo?

"Il lavoro che dobbiamo fare è legato al comunicare un ritorno alla normalità. Non potevamo esimerci dal divulgare cautela nei giorni dell’alluvione, ma adesso è importante far capire alle persone qual è la realtà. Penso ad esempio alla Via degli Dei, che è tornata completamente accessibile dopo che, negli unici tratti c’erano delle frane, è stata prevista una variante. Non solo, i cammini, tranne alcuni, sono tutti accessibili così come gran parte delle grandi destinazione del nostro territorio".

Avete in programma qualche tipo di iniziativacampagna per promuovere il turismo post alluvione?

"È stata definita una campagna a livello nazionale e regionale con un messaggio preciso: ‘Emilia-Romagna ti aspetta’. Verrà divulgata in tutti gli spazi pubblicitari di aeroporti e stazioni italiane e del Nord Europa, in tutte quelle nazioni dove c’è stato un processo divulgativo non del tutto aderente con quella che era la realtà del nostro territorio. La città ha la sua classica comunicazione ‘This is Bologna’ che porterà un messaggio di vita e positività".

Nei giorni scorsi il sindaco Lepore ha chiesto uno stop ai voli notturni al Marconi. Pensa che questo possa avere una ricaduta sul turismo?

"Il traffico notturno è per l’8090 per cento legato ai voli cargo e non al trasporto passeggeri. Per quanto ci riguarda, quindi, non c’è questo rischio e anzi penso che il sindaco abbia fatto bene a rimarcare un tema così importante e su cui, ancora, non è stato fatto niente".

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