Sarah Jane Morris al Museo di Marzabotto

Migration

Per il secondo appuntamento in cartellone, la rassegna ’Pianofortissimo’ promossa dall’associazione Inedita migra fuori Bologna. L’appuntamento di domani sera alle 21 è infatti al Museo Nazionale Etrusco ‘Pompeo Aria’ di Marzabotto, nell’annessa area archeologica dove sorgeva la città Kàinua (più nota come Misa): occasione propizia per scoprire un contesto paesaggistico meraviglioso, su un territorio carico di storia millenaria (in caso di pioggia, il concerto sarà ospitato all’interno del museo stesso, che rimarrà comunque aperto per consentirne la visita al pubblico). La suggestione e informalità della location ben si presta ad ospitare un concerto altrettanto informale e suggestivo, collaterale alla programmazione principale di ’Pianofortissimo’.

Sul palcoscenico sarà infatti protagonista la voce raffinatissima di Sarah Jane Morris, cantante e autrice britannica con radici soul che ama spaziare fra jazz, rock e rhythm & blues, assurta nel 1991 a notorietà televisiva anche in Italia per la partecipazione al Festival di Sanremo, dove replicava in lingua inglese la canzone di Riccardo Cocciante ’Se stiamo insieme’, vincitrice di quell’edizione. Saranno con lei a Marzabotto i suoi fidi chitarristi Tony Remy e Tim Cansfield. Ospite di Inedita già nel 2012 per il Festival di Santo Stefano, torna ora con uno spettacolo dal titolo evocativo di ’Sweet Little Mistery’: la serata comincerà infatti con un omaggio a John Martyn, il compianto cantautore e chitarrista scozzese che della voce faceva uso come di uno strumento, e del quale, con le sue incredibili 4 ottave di estensione mozzafiato. Sarah Jane Morris riproporrà da par suo una manciata di canzoni, compreso quel capolavoro di malinconia e dolcezza che dà il titolo all’intera serata. Il programma si sposterà poi su brani della Morris stessa, per toccare infine autori massimi come John Lennon (’Imagine’), Jimi Hendrix (’Up from the Skies’) e Bod Dylan (’I Shall Be Released’): 16 le canzoni elencate nel programma ufficiale; ma v’è da credere che non finirà lì...

Marco Beghelli

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