Scalpellini si diventa coi maestri della pietra

Riparte da sabato a Montovolo la scuola che insegna la lavorazione dell’arenaria, una tecnica antica a cavallo fra arte e artigianato

Scalpellini si diventa coi maestri della pietra

Scalpellini si diventa coi maestri della pietra

La scuola degli scalpellini, ricompresa nel progetto Pnrr ’A Campolo l’arte fa Scola’, riparte nei mesi di aprile e maggio 2023 per sei sabati, con la quarta edizione del corso di introduzione alla scultura su pietra arenaria. L’iniziativa prosegue quindi nell’intento di tramandare le nozioni di base per scolpire la pietra arenaria, con l’obiettivo ormai consolidato di rivalorizzare questo materiale così diffuso in Appennino, che può essere validamente usato non solo in edilizia ed architettura, ma anche in espressioni artistiche, grafiche e decorative.

Lo scopo dei corsi infatti è di far conoscere a un ampio pubblico la tradizionale, antica tecnica di lavorazione della pietra. La sua origine risale all’epoca classica e giunge a noi grazie alla tradizione dei Mastri Comacini dal Medioevo in poi, e alla più recente esperienza degli scalpellini di Montovolo, tra Ottocento e anni Settanta del Novecento. La tradizione dei taglia pietre, scalpellini e scultori della pietra è ciò che maggiormente ha contribuito nei secoli a fare del territorio bolognese, come del resto di gran parte del territorio italiano, un vero modello di armonia paesaggistica e artistica. Il confine tra arte e artigianato qui non esiste e l’equilibrio tra uomo e natura possono ancora percepirsi in queste opere scolpite nella pietra arenaria.

"Questo patrimonio inestimabile di conoscenze va tutelato e valorizzato – spiegano gli organizzatori dell’Associazione Fulvio Ciancabilla –. I corsi sono nati proprio con questo intento, ma la condivisione tra i maestri e gli oltre quaranta allievi che finora hanno frequentato i corsi ha portato con sé molto altro. La pietra è un materiale con cui tutti noi abbiamo un legame ancestrale". Recentemente, nell’ambito di Artefiera 2023 gli allievi hanno esposto i loro lavori presso la Rocchetta Mattei affiancando le opere dei maestri. Superiore alle aspettative è stato il pubblico che ha visitato la mostra e che si è lasciato conquistare dalle sculture dei maestri. Rodolfo Mucci, orafo dell’arenaria, che fa dell’immersione totale nel gesto, nella tecnica e nella materia il perno delle sue opere e del suo essere scultore. Tutti si sono fatti toccare dalle opere di Giancarlo Degli Esposti, il poeta della pietra. I visitatori si sono fermati a meditare con Alfredo Marchi, il mistico scultore. Oltre a loro, docenti saranno il geologo Stefano Vannini e la storica dell’arte Francesca Cheilini. Il corso non richiede particolari fatiche fisiche per cui può essere adatto a tutti da 12 anni in su.

Esso si svilupperà per sei sabati al mattino con un’appendice pomeridiana a partire dal 15 aprile 2023, sarà limitato a 12 partecipanti, scelti in base all’ordine progressivo di iscrizione e avrà una durata di complessive di 34 ore oltre alla presentazione alla presenza delle autorità. L’incontro inaugurale sarà il 15 aprile dalle 9 alle 12 nella sala consiliare dell’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese, in via Berlinguer 301 a Vergato.

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