ROSALBA CARBUTTI
Cronaca

Passante story: Nord, Sud, di Mezzo o di Sotto? Ecco come sarà la nuova opera

Il Passante di Mezzo è rimasto al palo. L’ipotesi che circola è quella di allargare solo la tangenziale, dimezzando, così, il costo degli interventi, puntare su soluzioni tecnologiche per fluidificare il traffico

L'ultimo summit al ministero delle Infastrutture con Matteo Salvini, Arrigo Giana (Aspi), Michele de Pascale, Matteo Lepore, Irene Priolo e Michele Campaniello

Bologna, 4 luglio 2025 – Passante Nord, Sud, di Mezzo, di ‘Sotto’. Sono 30 anni che si parla di come potenziare il nodo di Bologna e quando sembrava fatta, con il via al ‘lotto zero’ del Passante di Mezzo, alla fine tutto si è fermato.

Colpa dei costi quadruplicati a oltre 3 miliardi di euro, causa impennata dei costi dei materiali, ma anche della proroga mancata, almeno per ora, delle concessioni autostradali – che scadono nel 2038 – e che avrebbe permesso di ‘spalmare’ l’investimento su più anni.

Morale: il Passante di Mezzo – che doveva partire tra fine 2022 e inizi 2023 – è rimasto al palo.

Nel frattempo, è cambiato l’amministratore delegato di Autostrade: al posto di Roberto Tomasi è arrivato Arrigo Giana, mentre al ministero si sono succeduti diversi titolari delle Infrastrutture, di diversi colori politici.

Dal pentastellato Danilo Toninelli (dal 2018 al 2019) alla dem Paola De Micheli (dal 2019 al 2021), fino a Enrico Giovannini (dal 2021 al 2022, governo Draghi) a cui è succeduto l’attuale ministro leghista Matteo Salvini.

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