
L’impatto con un’auto quattro giorni fa. Rayane, residente a Persiceto, aveva preso il mezzo a un amico caricando una coetanea
Rayane Essaid (a destra) è morto, a soli 17 anni, dopo aver lottato, tra la vita e la morte, da venerdì scorso. Rayane, che era nato all’ospedale di Bentivoglio, ma viveva con la famiglia da tanti anni a San Giovanni in Persiceto, è deceduto all’ospedale Maggiore nel primo pomeriggio di ieri a seguito del grave politrauma riportato in un incidente a Sant’Agata Bolognese.
Era il tardo pomeriggio di venerdì, quasi le 19. Essaid, che frequentava l’istituto Malpighi, e un’amichetta coetanea sono saliti a bordo della moto di un conoscente che era parcheggiata con le chiavi nel quadro di accensione. Forse per uno scherzo giovanile, una piccola bravata, i due sono saliti sulla Kee Way rossa (a destra) e hanno percorso via Fratelli Cervi fino all’incrocio con viale della Repubblica. Qui l’impatto devastante con una Dacia Duster: pare, purtroppo, che alla base dello scontro ci sia una precedenza che Rayane, alla guida della moto, non avrebbe dato. I due ragazzi sono stati sbalzati a terra, con violenza.
Ferita anche la famiglia che era a bordo della Dacia, madre, padre e due bambini, per fortuna nessuno in gravi condizioni. I soccorsi hanno trasportato con l’elisoccorso Rayane al Maggiore: le sue condizioni sono parse da subito gravissime e, purtroppo, ieri è deceduto. Ferita, anche se non in modo grave, l’amica che era in moto con lui. Tutta San Giovanni, non appena è circolata la notizia, si è stretta attorno alla famiglia del 17enne che era molto conosciuto e frequentava le scuole superiori in paese.
"Rayane era un ragazzo a modo e anche molto educato – racconta un cittadino per le vie di Persiceto –. Lo vedevamo spesso radunarsi con gli amici al parco. Mai fuori luogo, mai sgarbato. Era anche molto coscienzioso e quello che è successo ci stupisce".
Sconvolto anche un altro persicetano: "Le bravate da giovani le abbiamo fatte tutti. Innegabile. È doloroso e inaccettabile che un giovane paghi con la vita per uno scherzo fatto tra amici. Non doveva andare a finire così. Siamo tutti, come comunità, vicini alla famiglia che ora dovrà affrontare questo immenso dolore".
Zoe Pederzini