Schianto in moto, muore 32enne "Ayoub era un ragazzo d’oro"

Si era trasferito a Bologna da circa un anno per lavorare alla Philip Morris, Ayoub Lhaou, 32 anni, il ragazzo di origine marocchina che è morto il 15 agosto ad Atene, in Grecia, dopo un incidente in sella alla sua moto. Era partito da alcuni giorni per una vacanza: verso le 18 di Ferragosto, una curva pericolosa, la moto che scivola, il casco che si è slacciato, e l’impatto mortale contro un muretto di cemento. Per il giovane non c’è stato nulla da fare. "Ferita mortale", ha affermato la Polizia, che sta indagando. Di lui tutti ricordano il sorriso: aperto, sincero, pulito. Il cuore della sua grande famiglia, tutta residente a Nonantola (come lui da quando aveva 4 anni), è spezzato. "Ayoub era speciale – racconta tra le lacrime la zia materna Rajaa Benaroub –. Fino dalle elementari ha sempre scelto di essere seduto nel primo banco, perché era ligio al dovere e sapeva quanto era importante imparare". Dalle elementari all’università, dove si è laureato in ingegneria meccanica, per poi specializzarsi in Ingegneria del veicolo: "Aveva tante passioni: calcio, scacchi (è stato campione provinciale), tennis, sci. Ma la sua autentica, vera, passione, era per la moto. Chiamava la moto dei suoi sogni, ‘la mia bimba’". Sotto le Due Torri voleva mettere radici. "Stava mettendo via i risparmi perché voleva comprare casa a Bologna – ricorda la zia –, si era informato per il mutuo. Lui era così: un ragazzo diligente, con la testa sulle spalle, serio e responsabile".

m. s. c.

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