’Scienza medica’: anche il festival capitola e punta ad ottobre

Considerando le stringenti misure messe in atto dal Governo e nell’impossibilità di ipotizzare ad oggi scenari futuri, il comitato scientifico del Festival della Scienza Medica nella persona del suo presidente Fabio Roversi-Monaco comunica che la sesta edizione della manifestazione, inizialmente prevista dal 23 al 26 aprile, viene rimandata dall’1 al 4 ottobre.

"L’impossibilità di intravedere, ad oggi, una possibile evoluzione della situazione – dice Roversi-Monaco – ci spinge ad operare la scelta di rimandare il Festival all’autunno, sperando che le misure messe in campo dal Governo portino i risultati sperati in termini di contenimento dei contagi e che la situazione possa volgere al meglio. Non mancheremo ovviamente di fare il punto sull’emergenza sanitaria che stiamo vivendo, trattandola con i nostri ospiti, con l’auspicio che, ad allora, saremo tornati ad una situazione di stabilità e normalità".

Il tema di quest’anno, Educare alla cura, sottende un’idea che si può declinare dal punto di vista sia del paziente sia del medico. "Un paradosso della medicina odierna – scrive Gilberto Corbellini direttore scientifico del festival – è che mentre contiene scienza e tecnologia e capacità di intervenire terapeuticamente che non si erano mai viste prima, trova difficoltà a trasferire in modo efficace tali conoscenze e tecniche da una generazione all’altra di medici, e richiede, più di prima, un’attiva partecipazione di pazienti e familiari".

Nella foto: la lectio del Nobel Tomas Lindahl lo scorso anno

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