Scienze giuridiche Bologna, due giorni di confronti sul 'Futuro dello Stato'

Domani e sabato gli studiosi all’evento organizzato da Diletta Tega, prima ordinaria di Diritto Costituzionale all’Unibo

La professoressa Diletta Tega

La professoressa Diletta Tega

Bologna, 15 settembre 2022 - Due giorni di eventi per discutere sul ’Futuro dello Stato’, dal punto di vista del diritto: penale, civile, costituzionale. Invitati oltre 700 accademici, previsti 130 panel della durata di un’ora e venti l’uno. Il tutto organizzato dall’associazione di studiosi Icons con in prima fila la professoressa Diletta Tega, già allieva di Augusto Barbera, ex ministro e ora giudice della Corte Costituzionale, e Marta Cartabia, attuale ministro della Giustizia, e da pochissimo anche primo docente ordinario donna di Diritto costituzionale al Dipartimento di Scienze giuridiche (cioè Giurisprudenza).

Professoressa Tega, un evento ricco di ospiti illustri e soprattutto con lo sguardo rivolto ai giovani. Ci racconta?

"Parteciperanno quasi 700 accademici da tutt’Italia e dall’estero, per affrontare il tema dai punti di vista dei vari settori del diritto. L’evento si apre e chiude con due plenarie, venerdì alle 10 e sabato alle 12.30 al complesso Belmeloro, con grandi maestri del diritto come Sabino Cassese, emerito alla Normale, Paola Severino dalla Luiss, poi da Unibo Giusella Finocchiaro, Andrea Morrone, Monica Palmirani. Ci saranno 130 panel di un’ora e venti l’uno, cui interverranno anche non giuristi, come Giovanni Matteoli, segretario personale di Giorgio Napolitano. E sabato mattina in Sala Carracci Fausto Arici, rettore della facoltà Teologica dell’Emilia-Romagna, discuterà del libro di Tania Groppi ’Oltre le gerarchie. In difesa del costituzionalismo sociale’. Icons vuole mettere in contatto gli studiosi più giovani con i senior, mettendoli su un piano di parità intellettuale".

Con uno sguardo anche alle studiose?

"Le accademiche saranno moltissime, il 50% nelle plenarie e il 44% nei panel. Non scontato, se si pensa che solo poche settimane fa è mancata Lorenza Carlassare, prima ordinaria donna di Diritto costituzionale in Italia".

Lei è la prima ordinaria donna di Diritto Costituzionale all’Unibo: un’emozione?

"Ambivalente: chiaramente sono molto contenta di avere raggiunto la qualifica concorsualmente più alta, ma da donna e cittadina trovo difficile da comprendere di essere io, nel 2022, la prima ordinaria donna in una materia come il diritto costituzionale, che insegna il diritto all’eguaglianza".

Da quanto insegna?

"Ho vinto il concorso da ricercatrice nel 2006. È curioso perché non è successo qui, ma alla Milano-Bicocca, dove insegnava Marta Cartabia: ho cominciato con lei. Dopo quasi dieci anni, di cui tre come assistente di studio della ministra Cartabia in Corte costituzionale, sono tornata qui. Mi sono sentita al mio posto. È un orgoglio appartenere a questa Alma Mater, un’eccellenza".

Le docenti donne a Scienze giuridiche sono poche?

"Nel nostro dipartimento sono aumentate le associate e le ricercatrici, ma il collo della bottiglia si stringe quando si arriva all’ordinariato. La prima a Giurisprudenza è stata la professoressa Carla Faralli, ora tra l’altro presidente di Komen: prima ordinaria in assoluto e prima emerita donna, e parliamo di pochi anni fa. Questo dà un’idea della difficoltà che in parte esiste ancora per le studiose. Si deve vincere un concorso, certo, ma fa effetto che in una materia insegnata così come la conosciamo già dall’unificazione d’Italia, per una docente donna si sia dovuto aspettare il 2022".

 

 

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