Sciopero nidi: "Adesione al 90%"

I sindacati di base, soddisfatti per il successo, lanciano l’allarme per settembre: "Urgente il confronto".

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"Abbiamo avuto il 90% di adesioni: i nidi Viganò, Villa Teresa, 18 Aprile, Aquilone, Tovaglie, Lunetta Gamberini e Ada Negri, solo per citare alcuni esempi, erano chiusi. Gli altri funzionavano con un servizio molto ridotto". Sgb-Adi-Cobas esultano per il "successo", che forse ha catturato un po’ di adesioni anche tra Cgil-Cisl-Uil, dello sciopero delle educatrici e delle dade dei nidi comunali che, fino al 24 luglio, accoglieranno, in strutture comunali, bimbi dai 9 ai 36 mesi con un servizio "del tutto improvvisato dall’amministrazione". I dati ufficiali forniti dal Comune parlano di "un’adesione del personale del 35,6%", mentre le strutture chiuse "sono state 23 su 40 pari al 57,5%". Percentuali che non colgono di "sorpresa" l’assessore alla Scuola, Susanna Zaccaria: "Mi aspettavo una simile adesione".

Uno sciopero che se ha avuto nel servizio estivo 9-36 mesi la miccia, in realtà parte da anni di ‘muri’ tra educatrici e Comune. "Se la situazione che stiamo vivendo non è riuscita a ricompattare i ranghi, facendo smettere di litigare e facendo rimboccare le maniche, non so cosa avrebbe potuto farlo". Parole che non mancheranno di innescare polemiche soprattutto davanti alla protesta partita da via Ca’ Selvatica, da sotto le finestre dell’Ies (Istituzione educazione scuola sciolta l’1 luglio). ‘No a nidi parcheggio, sì a luoghi educativi’; ‘Merola e Zaccaria ci siamo rotti le bolle’ si leggeva su i cartelloni, mentre lo striscione dietro cui sono sfilati un centinaio di dade ed educatori, recitava ‘Voglio trovare un senso a questo nido, ma questo servizio un senso non ce l’ha!’. All’arrivo a Palazzo la doccia fredda "con un cordone di forze dell’ordine". Volano "Vergogna" e i "Sindaco vieni fuori", anche se sul banco degli imputati i principali accusati sono Zaccaria ("Non si è fatta trovare", accusano i sindacati) e il direttore generale Valerio Montalto. A ricevere i sindacati sono invece i capigruppo in Consiglio comunale "che si faranno portavoce delle nostre richieste" "Qui non è solo la questione di tre settimane a luglio – osserva Alessandra Cenerini di Adi – ma di una vertenza aperta da giugno 2019. E soprattutto di cosa si vuol fare a settembre: vogliamo discuterne?". "Questa amministrazione con noi non parla – incalza Vima Fabiani di Sgb –. Da tre anni non abbiamo assemblee, il Comune non rispetta i suoi lavoratori". Si tratta, accusa Cenerini "di un problema di democrazia sindacale che qui è negata".

Federica Gieri Samoggia

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