Bologna, 24 marzo 2025 - Scioperano i servizi educativi 0-6 del Comune. A far incrociare le braccia, è Sgb che incassa il 90% dei nidi e delle materne comunali, mentre anche l’80% degli educatori, delle maestre e delle dade ha scioperato. A incrociare le braccia anche i lavoratori delle cooperative sociali.
Differenti le percentuali di adesione fornite dal Comune: ai nidi hanno sciopero 157 educatori (27,3%) e 88 dade (34,5%); alla materna 130 maestre (32,6%) e 63 dade (40,3%).
Per quanto riguarda i nidi d’infanzia oggi sono rimaste aperte 61 sezioni (corrispondenti al 50,4%) mentre 60 erano quelle chiuse.
Per quanto riguarda le scuole d’infanzia le sezioni aperte erano invece 110 (corrispondenti al 55,8%) a fronte di 87 sezioni chiuse.

La sfilata di protesta a Bologna
In circa 300 si sono ritrovati sotto l’assessorato alla Scuola in via Ca’ Selvatica e di lì hanno sfilato fino a Palazzo D’Accursio dove hanno occupato il grande salone attiguo all’anticamera chiedendo di incontrare il sindaco Matteo Lepore e rifiutando il faccia a faccia con l’assessore alla Scuola, Daniele Ara che, spiega Sgb, “durante i recenti incontri, non ha mai risposto con cognizione di causa alle richieste da lungo tempo poste”.
“Si è presentato il capo di gabinetto, Sergio Lo Giudice, asserendo che il sindaco era all’estero – racconta Sgb –. Così abbiamo chiesto di parlare con la vice sindaca Emily Clancy che non si è presentata nonostante quasi due ore di attesa”.
I motivi dello sciopero
Quanto ai motivi dello sciopero: sospensione del concorso truffa, assunzione precariato storico a tempo pieno, internalizzazione dei lavoratori coop sociali, abbassamento dei rapporti numerici bambini/personale, no alla decisione di chiudere sezioni e quindi scuole e stop ai progetti di esternalizzazione dei pasti.
L’interruzione del Consiglio comunale
Con queste motivazioni, lo sciopero di oggi è arrivato anche nell'aula del Consiglio comunale provocando l'interruzione della seduta in corso per quasi mezz'ora. "Non so avete hanno fatto a entrare con uno striscione così grande, però purtroppo devo sospendere la seduta – ha detto la presidente del Consiglio, Maria Caterina Manca, quando i manifestanti hanno cominciato a protestare in aula – perché non si possono assolutamente disturbare le sedute e non si possono utilizzare cartelli all'interno". Ha aggiunto poi Manca: "Verrete ricevuti dal capo di gabinetto, noi vi ascoltiamo e vi abbiamo ascoltato sempre, più di questo non riusciamo a fare".
A sostegno dello sciopero lanciato da Sgb si esprime intanto Sinistra unita: "Garantire i servizi educativi alla popolazione significa garantire anche i dipendenti comunali e le lavoratrici delle cooperative, per salvaguardare la qualità del servizio stesso", afferma in una nota Michele Terra, consigliere al quartiere Porto-Saragozza. "Continuiamo a chiedere insieme ai sindacati, in particolare Sgb, che oggi scioperano – aggiunge Terra – un organico adeguato alle esigenze e un salario degno. La Giunta non può far finta che i problemi non esistano, dialogando solo con interlocutori scelti che danno ragione per 'motivi d'ufficio' al sindaco e agli assessori".