Prende il via domani la quarta edizione della Scuola di Ecologia Politica in Montagna, esperimento unico a livello nazionale aperto a 25 discenti provenienti da tutta Italia, dedicato all’approfondimento di una corrente di studi interdisciplinare che affronta criticamente e positivamente la relazione tra l’uomo e l’ambiente montano. L’iniziativa si svolgerà sul territorio di Castiglione dei Pepoli e in un’ottica di rete su tutta l’area appenninica bolognese, grazie alla collaborazione già in essere con i Comuni di Camugnano e San Benedetto Val di Sambro e con l’Unione dell’Appennino. Ideata da Boschilla e Articolture e già supportata dalla Regione, la Scuola conferma la partnership con l’Associazione Riabitare l’Italia.
Le candidature, chiuse lo scorso 18 settembre, hanno dato origine a un gruppo di studenti eterogeneo, dai 24 ai 66 anni, dall’altissimo profilo professionale: ricercatori impegnati in progetti e studi europei, ingegneri ambientali, antropologi, architetti paesaggisti, sociologi, geografi, economisti, che porteranno un contributo alla riflessione, dialogando in modo orizzontale con i docenti della Scuola. Per la sua quarta edizione, la Scuola di Ecologia politica in Montagna non poteva non affrontare il tema della crisi climatica. In particolare, i momenti di dibattito, formazione e riflessione collettiva si svilupperanno intorno al concetto di Acqua. La dimensione seminariale si alternerà a momenti di trekking didattico, lungo sentieri e percorsi tematizzati, guidati da Andrea Barzagli, guida ambientale Gae.
Anche quest’anno la scuola riproporrà incontri aperti al pubblico, che si svolgeranno al Teatro Comunale di Castiglione. Domani alle 18.30, si terrà una lectio magistralis del geografo Franco Farinelli. Sabato, invece, la Scuola propone la proiezione del pluripremiato film ’Le otto montagne’. L’introduzione sarà a cura di Filippo Tantillo e del gruppo di ricerca della Scuola. Gli incontri pubblici serali sono entrambi a ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.