
Daniele Ara, assessore comunale alla Scuola, d’accordo con l’idea di uno stop primaverile
Posticipare la chiusura della scuola a giugno e ipotizzare uno stop, ad esempio a febbraio: la proposta dell’assessore regionale all’Istruzione, Isabella Conti piace all’assessore comunale alla Scuola, Daniele Ara che sottolinea la necessità di prestare "attenzione" alle esigenze delle famiglie anche in corrispondenza di questo nuovo intervallo in corso d’anno.
Con Conti "siamo d’accordo", ammette Ara, sottolineando che il nuovo calendario "presuppone un accordo sindacale e anche una riorganizzazione dei servizi legati alla scuola perché interromperla durante l’anno crea comunque la necessità per diverse famiglie di organizzarsi, soprattutto per i bambini più piccoli".
Dalle medie in poi "i ragazzi hanno già la loro autonomia e quindi quella settimana o quei dieci giorni, non so di quanto si parlerà, potrebbero essere preziosi per staccare – osserva Ara –, ma è chiaro che soprattutto per la scuola primaria andrà pensato e organizzato qualcosa". Dei servizi dedicati ai ragazzi, insomma, così come accade d’estate.
"E’ tutto da valutare", dice l’assessore, ma si tratterebbe comunque di "servizi a richiesta. Potrebbero tenersi delle attività anche nella scuola stessa, come avviene nei centri estivi". Essendo servizi a richiesta, sarebbero anche a pagamento, così si ridurrebbe il ricorso ai centri estivi, ragiona Ara, aggiungendo che questo sistema andrebbe allestito "con la logica di venire incontro alle famiglie che hanno più bisogno".
La proposta dell’assessore regionale Conti prende spunto dal cosiddetto ’spring break’ dal modello scolastico in vigore nel Regno Unito e nel Nord Europa, che prevede una pausa didattica tra Natale e Pasqua, in compenso, però, le lezioni si allungano a giugno e a settembre. Una proposta che è stata condivisa in Commissione Istruzione e che è piaciuta anche a genitori e pedagoghi. Secondo questi ultimi una pausa farebbe bene al benessere degli studenti. Ma l’iter non è semplice considerata la complessità del sistema scolastico.
f.g.s.