Scuola Mattiuzzi Casali Bologna, la lezione si fa in appartamento

Mancano gli spazi per le aule e così quaranta alunni studiano in una sede distaccata: un condominio

Bologna, la scuola Mattiuzzi Casali (Fotoschicchi)

Bologna, la scuola Mattiuzzi Casali (Fotoschicchi)

Bologna, 20 novembre 2019 - Incredibile, ma vero. A Bologna, una scuola ha la sede distaccata in un condominio. Si tratta dell’elementare Mattiuzzi Casali, a sua volta succursale dell’elementare Don Bosco (tutte dell’istituto comprensivo 16). Quaranta bimbetti di quarta e quinta elementare, invece di stare in classe nell’edificio di via Azzurra 54, studiano al piano terra del condominio di fronte. Con ingresso da via Fossolo. Un’ex sala condominiale acquistata e riadattata dal Comune dall’altro lato del maxi giardino che circonda la scuola. Ed è così da almeno un decennio. "Quando l’ho saputo, non ci potevo credere", esordisce una mamma di una forse futura remigina. "Ma come è possibile che due classi siano ospitate in un condominio? Se come raccontano la scelta fu determinata dal trovare una soluzione temporanea, superata l’emergenza il Comune doveva trovare una soluzione migliore". Elementare amatissima, le Mattiuzzi Casali vantano una discreta mole di domande di iscrizione tanto da "creare una lista di attesa", spiega la preside del comprensivo, Claudia Giaquinto. "È vero due classi sono ospitate nel condominio di fronte – ammette –. Quando l’ho saputo, sono rimasta stupita anche io. In effetti è una situazione particolare". Le Mattiuzzi Casali sono così piccoline da non esserci lo spazio per le cinque classi. Le due aule del condominio "sono oggetto di costanti controlli per la sicurezza. Di recente è venuta l’Ausl e non ha rilevato nulla", aggiunge la preside.  Maestre e dade vanno avanti e indietro attraversando il parco. Dal canto suo il Comune si dice "disponibile a incontrare i genitori per chiarire ogni dubbio", la scelta di "acquistare quello spazio a pianoterra fu determinata dal dare una risposta sicura agli studenti. Siamo consapevoli che quello sia un edificio da superare". Tanto è vero che l’Amministrazione lo ha inserito nella lista di edifici, in futuro, da abbattere per essere ricostruiti in quanto i costi di manutenzione sono troppo elevati. "È una vicenda surreale – accusa il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Francesco Sassone –. Conferma come la Giunta Merola, sull’edilizia scolastica, sia priva di una programmazione seria ed efficace nel dare plessi adeguati e funzionali. Solo qui può capitare che una soluzione provvisoria duri quasi due lustri".

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