Scuola a Bologna, allarme Cgil e Cisl. "Segreterie senza personale"

I sindacati: "Uffici ingolfati". Carenze nel sostegno

Alunni a scuola

Alunni a scuola

Bologna, 12 luglio 2018 - Buio pesto sulle segreterie scolastiche; chiaroscuri sui docenti in cattedra a settembre. Chiuso l’organico di diritto, si lasciano sfuggire Flc Cgil e Cisl Scuola, «ora confidiamo in quello di fatto per risolvere le criticità». Tappare falle. E allora via al cahiers de doléance: in grande sofferenza le segreterie super ingolfate e con poco personale.

Ombre sul sostegno, con 77 insegnanti che hanno perso la cattedra perché si è innalzato il rapporto studente-docente a fronte di un aumento di studenti disabili (+100) e la richiesta di 800 ore in deroga per la materna e 4.600 ore per le elementari.

Ancora ombre per le 40 classi in più di tempo pieno alle elementari non concesse (diritto negato a oltre 1000 bambini). Nebbia fitta per gli organici del bilinguismo, dei serali e del Centro permanente per l’istruzione degli adulti (Cpia).

A preoccupare davvero Susi Bagni dell’Flc Cgil e Arturo Consentino della Cisl Scuola è, però, l’arrivo di sole quattro segretarie in più. «Le scuole – denuncia Bagni – ci segnalano il bisogno di avere altro personale da mettere nelle segreterie, dove la mole di lavoro, complice anche i documenti vaccinali, si è triplicata».

Non c’è istituto senza una segreteria «in forte difficoltà», accusa la segretaria Flc Cgil. Un chiaro di luna che spinge Bagni a chiedere all’Ufficio scolastico regionale «di vedersi confermato almeno l’organico di fatto di ben due anni fa», visto che quello dell’anno scorso ha subito un taglio di sei unità.

Curioso ciò che accade sul sostegno: docenti che affiancano i bambini disabili in classe. Non era mai accaduto, ma via Castagnoli ha alzato il rapporto alunno-docente: da un insegnante ogni 2,99 ragazzi si passa a 3,14 studenti. «Un ritocco minimo, che tuttavia – precisano Bagni e Cosentino –, fa ‘saltare’ la continuità didattica» per alcuni studenti disabili.

Di fatto il gioco è: meno prof in cattedra per più alunni. E così perdono la cattedra: 23 maestri delle materne, 15 delle elementari, 30 delle medie e 9 delle superiori. Forse, visto la grande domanda sul sostegno, saranno recuperati con le deroghe (insegnanti extra autorizzati da via Castagnoli), ma intanto qualche ragazzo disabile si vedrà cambiare docente. Con buona pace, appunto, della continuità didattica.

Alle elementari, confermati tutti i tempi pieni esistenti: 1.112 classi (830 la classi a tempo normale in partenza). «In alcuni casi – spiega il segretario della Cisl Scuola – c’è stata una redistribuzione sul territorio con particolare attenzione alla montagna». Nei fatti, incalza Bagni, «40 tempi pieni nuovi non sono stati autorizzati». Al massimo si sono concesse ore che le scuole agganciano ad attività pomeridiane creando, così, finti tempi pieni.

Sulla materna, al netto dei 9 posti per il potenziamento («irrisori», avverte Bagni) tolti alle superiori, sono stati autorizzati 10 completamenti. Ovvero sezioni statali che funzionavano con metà maestri comunali e metà statali. Ora hanno tutto personale statale le materne Albertazzi (Ic 2), Federzoni (2 sezioni, Ic 5); Ic 7; Guidi (Ic 17) e i comprensivi di Granarolo, Monte San Pietro, Zola Predosa e Castenaso.

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