
Pd, Avs, M5s e ‘Civici con de Pascale’ in Regione contro il decreto ministeriale. Sono 17 i casi a rischio: "Si compromette l’equilibrio dell’intero sistema".
"Le autonomie scolastiche non si toccano". Pd, Avs, M5s e ‘Civici con de Pascale’ hanno presentato un ordine del giorno per chiedere alla giunta regionale di manifestare in tutte le sedi istituzionali la propria contrarietà allo schema di decreto ministeriale per il dimensionamento scolastico 2026/2027, che impone il taglio di 17 autonomie scolastiche regionali. Quello dei gruppi di maggioranza in via Aldo Moro è un invito al ministero dell’Istruzione e del Merito di "recedere da scelte che mettono a rischio l’equilibrio del sistema scolastico regionale" e di farlo "attraverso la condivisione con la Conferenza delle Regioni". Inoltre, "il coefficiente previsto dal ministero per il calcolo del dimensionamento prevede un numero di studenti per autonomia compreso tra 900 e 1.000, l’Emilia-Romagna è già adesso in linea senza la necessità di ulteriori accorpamenti. A fronte infatti di 531mila studenti, le autonomie scolastiche sono 532", afferma la consigliera regionale Pd, Maria Costi.
Un decreto che secondo Alice Parma, vicecapogruppo dei dem, può avere ripercussioni importanti sull’Appennino: "In una situazione di fragilità delle zone di montagna, il ‘diritto di restare’ e formarsi nella propria cittadina è dettato dalla scuola", argomenta. Per questo è un tema che si collega direttamente alla dispersione scolastica. In questo ambito, nonostante un miglioramento di quattro punti percentuale dal 2019 al 2023 (da 11,3% a 7,3%), "c’è ancora tanto da fare", continua Costi.
Risponde anche la consigliera regionale di Avs, Simona Larghetti: "È in atto una criminalizzazione costante dei giovani. Si parla tanto di devianza nei nostri ragazzi, ma non si investe in scuola e formazione – attacca –. La dispersione scolastica è il primo tassello di un percorso di difficoltà e fragilità che le giovani generazioni stanno affrontando". Assente alla conferenza stampa, ma firmatario dell’ordine del giorno, il capogruppo in Regione dei pentastellati Lorenzo Casadei. È invece presente Vincenzo Paldino, capogruppo ‘Civici con de Pascale presidente’: "In un momento in cui si deve investire per combattere la povertà educativa e la dispersione scolastica, questo provvedimento ridimensiona l’autonomia e penalizza le aree interne del nostro territorio".