Scuola ultimo giorno 2018 a Bologna. Fine lezioni per 100mila ragazzi

Bologna, 7 giugno 2018 - Dopo più di 200 giorni a sgobbare sui libri, ora è tempo di vacanze. Un tana libera tutti (quasi 100mila gli studenti in libera uscita)  o per lo meno quasi tutti perché i ragazzini dell’ultimo anni di medie e gli oltre 6mila maturandi si dovranno cimentare chi nell’esame di terza e chi in quello di maturità. E se per gli under 13, il calendario di inizio prove lo decidono le singole scuole in autonomia; per l’Esame di Stato, dizionari aperti il 20 giugno.

Primi a tornare in classe per questa tornata di esami, le terze medie. Un rientro con molte novità. Oltre al voto in condotta non inferiore ai sei decimi e all’aver frequentato almeno tre quarti dell’anno, gli studenti devono aver svolto, in aprile, i test Invalsi. Quanto al profitto, ammesso anche chi ha qualche insufficienza. Tre gli scritti: italiano (dove dimostreranno di sapere sintetizzare, argomentare e narrare) e matematica (le competenze riguardano numeri, spazio e figure, relazioni e funzioni, dati e previsioni). Qui la traccia sarà articolata in problemi a risposta multipla o aperti e domande aperte. Infine, le due lingue straniere. Dopodiché largo all’orale. Quanto ai fratelli maggiori, i 6.818 maturandi metropolitani bolognesi, in classe si siederanno appunto il 20 giugno per la prova di Italiano. Di questo esercito di under 18, ben 6.696 sono candidati interni (6340 statali e 356 paritari) e 122 esterni. Ad esaminarli in 164 commissioni, un battaglione di prof: 492 interni e altrettanti esterni cui vanno aggiunti 164 presidenti. Entrando nel dettaglio, 3.311 sono i maturanti seduti nei banchi liceali, 1.329 in quelli degli istituti professionali e 2.178 degli istituti tecnici

Scavallata la prova di Italiano, il 21 giugno è la volta delle materie di indirizzo (greco al classico e matematica allo scientifico), mentre lunedì 25 il temuto quizzone. Una quarta prova aspetta, invece, i liceali degli internazionali del Galvani che dovranno dimostrare le loro competenze sulla lingua studiata cinque anni. Chiusi dizionari e messe nel cassetto le calcolatrici, via libera agli orali con le tesine redatte durante l'anno.