Bologna, 2 gennaio 2024 – Il cantiere della discordia, la nuova media Besta, è partito. La posa delle recinzioni del cantiere è il calcio d’inizio della partita che vede contrapposti il Comune e il Comitato Besta. Oggi (e domani) l’impresa, vincitrice dell’appalto, ha montato le prime reti in metallo in corrispondenza del giardino dell’istituto, collocate dentro al parco Don Bosco. Un’attività propedeutica all’inizio dei lavori che cominceranno nelle prossime settimane come previsto. Non casuale, peraltro, la scelta delle vacanze di Natale: le Besta sono chiuse e si vogliono limitare i disagi agli studenti e alle attività scolastiche. Il montaggio "ha colto di sorpresa" il Comitato che, da prima di Natale, è "in presidio permanente nel parco Don Bosco per salvare" questo angolo di verde che "verrà cementificato" e per ostacolare se non bloccare il cantiere. "Potremmo anche metterci davanti alle ruspe" fa sapere il Comitato". La vicenda è nota. Il Comune vuole costruire le nuove Besta, sempre dentro il parco, ma in un’altra zona. Costo: 18 milioni di euro.
Il Comitato insorge: il progetto faraonico e inutile, si possono ristrutturare le vecchie Besta senza mangiare una bella fetta di parco. Questo intervento, per l’assessore alla Scuola, Daniele Ara, "non è solo necessario per riqualificare la scuola e offrire spazi migliori ai ragazzi, ma realizza anche un progetto di grande qualità ambientale che porterà la nuova scuola ad avere standard energetici più elevati e ad aumentare la dotazione di verde nel parco. Non sono mancati i momenti di confronto con i cittadini e la presentazione in dettaglio del progetto". E aggiunge, "sappiamo che esiste un comitato contrario, formato da alcuni cittadini che rispettiamo nella loro contrarietà, ma sappiamo anche che c’è grande attesa da parte delle famiglie della zona per la nuova scuola. Lavoriamo per dare risposta a questa domanda e siamo convinti che, a lavori ultimati, anche chi oggi è contrario saprà ricredersi". Ora siamo alle transenne. "Abbiamo rilevato due criticità – spiega il Comitato –. La prima: il Comune deve informare, entro il 31 dicembre, la struttura legata al Pnrr dell’avvio dei lavori. Non ci sembra sia stato fatto. Secondo: dalle schede online il cantiere doveva aprire il 3, ma oggi è il 2. Non ci sono neppure i cartelli del cantiere". Detto ciò "i nostri legali sono al lavoro per verificare se tutto non sia in ordine così da impugnare gli atti e fermare il cantiere".
Infine il capogruppo della Lega in Comune, Matteo Di Benedetto accusa: "La maggioranza di sinistra sedicente ambientalista prosegue con la scelta di abbattere decine di alberi sani per spostare di pochi metri una scuola il cui edificio ha un valore artistico e culturale. Chiediamo un sussulto di buonsenso a questa maggioranza: fermatevi finché siete in tempo".