Scuole Bottego, è caccia ai topi "Tracce nelle aule e nella mensa"

Il primo avvistamento il 16 novembre. I controlli giornalieri e le trappole non hanno funzionato. L’assessore Ara: "Situazione sotto controllo. Risolveremo il problema". Catturati finora quattro roditori

È caccia ai topolini degli alberi che, da metà novembre, hanno scelto di abitare – o meglio, cercare cibo – all’elementare Bottego di via della Beverara. Lasciando tracce (escrementi) nelle aule e nella mensa; addirittura facendosi vedere (l’ultima volta, giovedì scorso). Il tutto con un’intensa attività di spazzolone e disinfettante delle dade e la rabbia dei genitori. Giusto ieri, alcuni hanno tenuto i figli a casa per protesta.

L’assessore alla scuola, Daniele Ara, getta acqua sul fuoco: "La situazione è sotto controllo. Siamo al lavoro per risolvere il problema". "Quando?", gli chiede una mamma incrociandolo fuori da scuola. Il primo avvistamento, nell’elementare con giardino, è del 16 novembre. "Alle 10,30 un topino viene visto in refettorio", ricorda la preside Maria Rosaria Moscatiello, che tiene una sorta di diario di bordo in cui riporta la presenza dei topolini e le soluzioni adottate per allontanarli.

Subito la segreteria dell’IC 3, di cui le Bottego fanno parte, chiama il Comune che manda i suoi esperti. "La presenza di topini all’esterno ha generato alcuni ingressi alle Bottego, forse tramite una finestra socchiusa", spiega l’Amministrazione. Un primo roditore "viene catturato, a piano terra, la stessa notte del 16".

Seguono controlli giornalieri dei dispositivi a cattura e delle foto-trappole di cui vengono disseminate le Bottego la sera, per rimuoverli il mattino con l’arrivo degli studenti. Con il metti, togli e verifica si arriva "fino a lunedì 21 quando degli animaletti sembra non ci sia più traccia".

A pranzo i bimbi utilizzano piatti e posate monouso, per evitare che, inavvertitamente, su piatti o posate riposti nell’armadio rimangano tracce di cibo tali da attirare i roditori. Ma il 23 novembre si ricomincia: una maestra trova escrementi in IA.

Il Comune installa "due erogatori sul tetto, 19 dispositivi a cattura tra il primo e il secondo piano e due foto-trappole". Vengono catturati tre esemplari vivi. Nella notte tra l’1 e il 2 dicembre, "dopo aver collocato 9 erogatori, viene rilevato il consumo in uno solo". Nonostante ciò, i topini continuano a gironzolare per le Bottego.

Per cercare di bloccare gli ingressi, gli esperti del Comune ritengono "opportuno potare alcuni rami di un bagolaro che potevano costituire un punto di passaggio verso l’edificio". Ma non è tutto. Con l’introduzione della Carta Smeraldo, nel cortile delle Bottego sono comparsi due bidoni dell’immondizia dove ora vengono buttati i piatti e le posate sporche della mensa. "Il pranzo è servito", ironizza una mamma. La preside ha chiesto ad Hera di portarli all’esterno dell’area scolastica. "Hera e il Settore Rifiuti – fa sapere il Comune – stanno lavorando per una diversa organizzazione dei cassonetti".

f. g. s.

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