Ennesimo ritardo, le nuove scuole medie Carracci sono un miraggio

Il comitato: "Dovevano riaprire nel 2017, ma il Comune fa slittare tutto almeno di un anno"

Le scuole medie Carracci

Le scuole medie Carracci

Bologna, 26 febbraio 2016 - Quando riapriranno le medie Carracci di via della Battaglia? Chi può dirlo. Non certo il Comune, padrone di casa, che, tra mille annunci, continua far slittare la data, come ha rilevato il comitato ‘Riapriamo le Carracci’ link dopo link. L’ultimo dei quali pesca nel bilancio di fine mandato, il documento che narra le gesta della giunta Merola. Nella pagina ‘Scuola ed educazione’, l’ultimo capoverso è il regno del futuro: «Daremo vita a un fondo immobiliare ‘Scuola’, del valore di 30 milioni di euro, per la realizzazione di 5 nuovi complessi scolastici in grado di ospitare 1.756 alunni».

E i magnifici cinque fantasmi sono: elementare e media Carracci, materna ed elementare ex Mercato ortofrutticolo, materna ed elementare Tempesta, materna Fossolo ed elementare e media Prati di Caprara Est. Piccola parentesi: sul sito del Comune, l’11 settembre 2014, si leggeva che «la costituzione del Fondo immobiliare destinato alla rigenerazione dell’edilizia scolastica cittadina è finalmente realtà». Tornando all’oggi, sono le ultime due righe del documento che hanno fatto sobbalzare il Comitato: «Le prime scuole (delle 5 del Fondo, ndr) – si legge – saranno realizzate per l’anno scolastico 2018-2019». Solo pochi mesi fa, osserva il comitato, «la riapertura era fissata a settembre 2017». Con bando nel 2015.

Chiusa nel 2010 per problemi strutturali, la media doveva «essere abbattuta», come annunciato nel 2011. Peccato che «ora siano state messe in sicurezza: perché farlo se devono aprire i cantieri?».

Oltretutto all’interno ci sono ancora arredi e materiale didattico. «Ci sono scuole di altre zone della città – rivela il comitato – che si sono offerte di venirlo a prendere».

Che succede? «Ci è stato detto – spiega il comutato – che il Comune ha già fatto la sua parte e che mancano le autorizzazioni di Mef e Demanio». Il tarlo del dubbio, però, rimane. «Se dipende dal Mef, perché il Comune ha annunciato l’apertura nel 2017? Le ipotesi sono due: o ha la soluzione in tasca e si prepara al grande annuncio in campagna elettorale o la situazione gli sta sfuggendo di mano».

 

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