Un altro milione di euro (e siamo così a più 2 milioni) e una proroga di 160 giorni nella consegna del cantiere, senza indicare date. Nonostante ciò, il Comune promette che "la conclusione del cantiere è prevista entro il 2025 e quindi anche i collaudi". Sempre senza indicare date precise. Al centro della determina dirigenziale del settore Edilizia pubblica, la nuova elementare Federzoni (nella foto un rendering) in via John Cage, ma ora in via Di Vicenzo. Un’elementare con quattro sezioni di materna e due di nido, queste ultime pensate in corso d’opera.
In prima battuta le nuove Federzoni sarebbero dovute costare 8.872.000 euro di risorse proprie del Comune, poi con il cambio del progetto e l’aumento del costo dei materiali c’è stato un primo incremento di un milione di euro cui ne è seguito, ora, un secondo da 990.566,21 euro. Insomma tra riprogettazione e, spiega il Comune, "importante incremento di diversi materiali edili che ammonta a circa il 35-40% in più", le nuove Federzoni si avviano a costare una decina di milioni. A stigmatizzare l’operazione è la consigliera di Fdi, Manuela Zuntini: "Quello che il Comune definiva ’un gioiello architettonico’ comincia a diventare costoso come l’oro e anche molto in ritardo rispetto alle tempistiche presentate dall’amministrazione. I lavori dovevano partire nella primavera del 2022 e durare due anni. Invece siamo già nel 2025 e a forza di ulteriori lavorazioni e modifiche al progetto stanno lievitando sia i costi sia i tempi di conclusione". Per Zuntini, "ancora una volta il Comune non riesce a completare un cantiere nei tempi previsti e continua a farne aumentare il peso sulle casse comunali a causa di modifiche al progetto iniziale a causa dell’incapacità di programmare adeguatamente le esigenze dei servizi 0-6". Due milioni in più, rileva la consigliera, mentre "Lepore e i suoi continuano a piangere per i presunti tagli dei trasferimenti statali".
Federica Gieri Samoggia