"Se chiudono le aziende non ci rimane niente Dopo mesi di lotte, ho ripreso a credere nel futuro"

"Il 5 novembre dell’anno scorso mi è crollato il mondo addosso. Oggi, anche se sono in cassa integrazione, ho speranza nel futuro". Il Primo Maggio di Elisa Pedrini, 42 anni, operaia della ormai ex Saga Coffee, arriva dopo mesi di lotte per tenersi stretto il lavoro.

Oggi festeggerà?

"Sì andrò in piazza. Già sono andata a Monte Sole con le altre colleghe per il 25 aprile. Dopo le vicende della Saga Coffee, siamo tutte molte unite. L’annuncio della chiusura dell’azienda è stato un trauma. Ma non ho pensato a me, ma ai miei due figli:..".

La fabbrica di Gaggio Montano è passata agli investitori Triulzi-Minifaber...

"Sì. In questa azienda io ci sono da 20 anni. Da quando ancora si chiamava Saeco... Oggi sono in cassa integrazione ma entro il 31 luglio dovrebbero dirci chi verrà riassorbito nella nuova società. Resto fiduciosa".

Sono stati mesi duri?

"Ho due figli, li mantengo da sola. In azienda siamo in maggioranza donne, siamo mamme. Eravamo spaventate di non avere più un’occupazione. Se chiudono le fabbriche non ci rimane niente...".

Nella nuova azienda non si farà, però, solo assemblaggio di macchine per il caffè...

"Io, le mie colleghe e i delegati sindacali che ringrazio abbiamo fatto una lotta per mantenere il lavoro. Posso fare i tortellini o lavorare la lamiera: non mi spaventa nulla. Mi auguro solo che mi arrivi presto l’assegno di marzo della cassa integrazione... ".

ros. carb.

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