LAURA BIANCHI
Cronaca

Se la riconciliazione è una danza

Estelle Bovay e Arianna Kob saranno fra le interpreti di ’Memorare’, lunedì sera in San Petronio

Se la riconciliazione è una danza

. Da sinistra, Arianna Kob ed Estelle Bovay, interpreti di ’Reconciliatio’ firmato da Angelin Preljocaj

Guerra, transizione, pace: su questi temi inviterà a riflettere Memorare ’24. Danza e canto per la pace, nuovo appuntamento spirituale e artistico, preparatorio al Giubileo 2025, atteso nella basilica di San Petronio lunedì alle 20.30. Promosso dalla

Chiesa di Bologna su indicazione del cardinal Matteo Maria Zuppi, dal Comune di Bologna con il sindaco Matteo Lepore, dal Teatro Comunale di Bologna con il sovrintendente Fulvio Macciardi, il progetto di Vittoria Cappelli, che ne cura la direzione artistica assieme a Valentina Bonelli e a don Stefano Culiersi, ha assegnato a ogni artista invitato un lemma da trasporre in danza. Nel cast che, oltre a Gabriele Lavia, vede la partecipazione di Jacopo Tissi, Maia Makhateli, Sergio Bernal, Sasha Riva e Simone Repele con Yumi Aizawa, compare una presenza legata alla Regione Emilia-Romagna, ovvero CCN/Aterballetto, diretto da Gigi Cristoforetti. La compagnia con sede a Reggio Emilia per l’occasione presenta un nuovo duo femminile, Reconciliatio, un’interpretazione del cammino liberatorio della "riconciliazione" firmato da Angelin Preljocaj. Il celebre coreografo francese lo ha riallestito appositamente per Memorare ’24 a partire dal suo balletto del 2010 Suivront mille ans de calme, scegliendo Estelle Bovay e Arianna Kob come interpreti.

Alla vigilia del debutto abbiamo parlato con le due danzatrici, che ci hanno raccontato con entusiasmo della nuova creazione e del significato di questo duo. "La scelta è caduta su di noi perché il coreografo voleva una coppia coesa, in sintonia, dai tratti fisici simili, ma nella quale risaltassero anche le rispettive individualità" spiega Arianna. "Da esecutrici dobbiamo restituire la precisione assoluta e la grande tecnica richiesta da Preljocaj: nei movimenti, nei gesti, negli sguardi, con una sincronia che ci vede l’una lo specchio dell’altra. Non c’è una narrazione, l’espressione dei nostri visi è neutra, ma lo spettatore avvertirà la tensione e l’emozione che noi sentiamo internamente". "La sintonia viene anche dal fatto che io e Arianna ci conosciamo da tanto tempo" afferma Estelle, svizzera di nascita. "In compagnia abbiamo lavorato molto su noi stesse, ma anche sul rispetto reciproco e sulla risonanza con l’altro". Stretto il rapporto con la musica, la sonata per pianoforte detta Chiaro di luna di Beethoven che, raccontano le due danzatrici, prevede di cogliere ogni accento della partitura, impegnandole a contare nella mente per tutta la durata del duo.

Quanto al tema di Reconciliatio, evidente sin dal titolo, Estelle lo spiega con una metafora. "Nella scrittura coreografica si avverte l’idea di superare le divisioni, accettando un compromesso, per trovare la pace. È come attraversare una via stretta per arrivare su una cima e restarvi in equilibrio". Dovrebbe accadere anche nel mondo, ferito invece da tanti fronti di guerra, cui nessuno può ormai restare indifferente. "Viviamo una quotidianità fortunata, immerse nella nostra passione e toccate dall’arte" replicano all’unisono Arianna ed Estelle "ma non possiamo non interrogarci sul nostro ruolo. Forse il solo esserci e danzare per la gente può indurre alla riflessione su questa difficile contemporaneità. Com’è lo scopo di Memorare ‘24".

Info: da oggi un nuovo blocco di posti, a ingresso gratuito previa prenotazione, è disponibile sul sito del Teatro Comunale di Bologna: https://www.tcbo.it/.