di Nicodemo Mele
Se non viene corretta la nuova mappatura con cui la Regione Emilia-Romagna ha disegnato le nuove zone svantaggiate di collina e di montagna, molte aziende agricole di Castello di Serravalle e Monteveglio non potranno partecipare al succoso bando di contributi a fondo perduto – fino a 100mila euro – che proprio in questi giorni il Gal (Gruppo di azione locale) dell’Appennino bolognese ha sfornato per dare un’ulteriore possibilità agli agricoltori della montagna per ammodernare e migliorare la propria attività. È notizia di qualche giorno fa che questa zona dei Colli Bolognesi è stata esclusa dalle zone svantaggiate, tra le proteste di Marco Mastacchi, consigliere regionale di Rete Civica, e soprattutto degli agricoltori.
"Questo nuovo bando – rivela Tiberio Rabboni, presidente del Gal Appennino bolognese – dispone di un budget di risorse pubbliche di 671mila euro, ai quali si potrebbero aggiungere altri fondi, anche regionali, nel caso le richieste dovessero superare la cifra a disposizione.
Ecco le condizioni. "Entro la prima settimana di luglio – spiega Rabboni – gli agricoltori potranno presentare domanda per un finanziamento massimo di 100mila euro. Il contributo a fondo perduto sarà pari al 45 per cento degli investimenti finalizzati all’ammodernamento dell’azienda agricola, e pari al 35 per cento degli investimenti con cui si vogliono migliorare le lavorazioni post-raccolta, la trasformazione della materia prima e la commercializzazione dei prodotti". A chi andranno i contributi ? "A tutte le imprese agricole che si trovano sul territorio dei 29 Comuni aderenti al Gal Appennino Bolognese. I comparti prioritari sono bovini, suini, ovini e caprini allevati in semibrado; castagne e marroni; cereali e patate; frutti antichi e piccoli frutti, olivicolo, erbe officinali e luppolo; prodotti caseari e api da miele; coltivazione funghi, allevamento chiocciole e vitivinicultura".
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