Seci, piano di mille pagine Ma Apollo ha rilanciato

Ieri l’udienza, i tempi si allungano: non si chiude prima della fine di giugno. Due le ipotesi: autosalvataggio o la nuova offerta del fondo londinese

Migration

di Rosalba Carbutti

Il piano ’stand alone’ di Seci è stato presentato lunedì notte. E, ieri, c’è stata l’udienza in tribunale per vagliare il dossier per il salvataggio della holding di Maccaferri. Migliaia di pagine che verranno vagliate attentamente dal giudice. Ergo, ci vorranno sicuramente diverse settimane prima di avere qualche certezza, probabilmente – secondo alcune fonti aziendali – non prima di fine giugno, inizio luglio. Il piano ’stand alone’ con l’aiuto di Europa investimenti arriva dopo il cda di qualche giorno fa, dove la famiglia Maccaferri ha deciso di non accettare la maxi offerta del fondo londinese Apollo Global Management, nonostante i 215 milioni sul piatto, da versare in un’unica soluzione. Seci (che tra le diverse partecipazioni ha anche il 51% di Sigaro Toscano) ha, quindi, puntato sull’auto-salvataggio, coinvolgendo come partner Europa Investimenti, società del gruppo Arrow Global, specializzato nell’acquisto e gestione di crediti deteriorati. Una soluzione portata avanti dall’ad Giacinto Sarubbi e che ha come attestatore del piano Maurizio Dallocchio. Ma questo non significa che gli dei restino nell’Olimpo. Da quello che trapela, infatti, Apollo avrebbe rilanciato rispetto all’offerta precedente. Ergo, se si aprirà la procedura di concordato, col fondo londinese in campo, ci sarebbero due proposte concorrenti: il piano ‘stand alone’ con il partner finanziario e quello di Apollo.

"Uno scenario che se si verificasse – dice Marco Colli, sindacalista Fiom – scongiurerebbe l’ipotesi di fallimento".

Del resto, il fondo Apollo già aveva migliorato l’offerta dai 200 milioni iniziali ai 215 milioni dei giorni scorsi. Seci aveva comunque rispedito al mittente l’offerta, spiegando in una nota aziendale del 14 maggio che il piano ’stand alone’ "consente di massimizzare i potenziali ritorni dei creditori chirografari per i quali la percentuale di recupero in arco di piano (cioè il 2025, ndr) può arrivare a superare il 24%". Una percentuale più alta rispetto a quella prevista dall’ultima offerta Apollo per i creditori chirografari che prevedeva un rimborso del 15 per cento.

Per quanto riguarda lo stato complessivo del Gruppo, tra le divisioni Samp (dopo le acquisizioni di Emag per Samputensili Machine Tools e del GruppoBonfiglioli per Sampingranaggi) resta da risolvere la questione Sampsistemi.

In campo c’è la cordata di manager della società finanziaria svizzera Hvd Partners e, da quello che filtra, già ci sarebbero stati i primi contatti con i sindacati.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro