Segreteria Pd, la sfida è aperta Sindaci in campo per Bonaccini Raccolte 18 firme in poche ore

I primi cittadini dell’area metropolitana sottoscrivono la candidatura del governatore . L’appello: "Ha capacità politiche e amministrative e non trascura di ascoltare il territorio"

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I sindaci Pd scendono in campo per Stefano Bonaccini (foto). Sono infatti 18 le firme sull’appello sottoscritto dai primi cittadini dell’area metropolitana, a sostegno della candidatura del governatore alla segreteria nazionale Pd. I nomi: Debora Badiali (Budrio), Massimo Bosso (Casalecchio), Roberta Bonori (Minerbio), Luca Borsari (Pieve di Cento), Paolo Crescimbeni (San Giorgio di Piano), Monica Cinti (Monte San Pietro), Davide Dall’Omo (Zola Predosa, Giampiero Falzone (Calderara), Franca Filippini (Pianoro), Belinda Gottardi (Castel Maggiore), Carlo Gubellini (Castenado), Marco Masinara (Camugnano), Omar Mattioli (Baricella), Marco Martelli (Crevalcore), Claudia Muzic (Argelato), Sergio Polmonari (Lizzano in Belvedere), Daniele Ruscigno (Valsamoggia) e Franco Rubini (Grizzana Morandi). Poche le firme mancanti tra i sindaci dem in carica, a partire ovviamente da quella (pesantissima) del sindaco del capoluogo (e sindaco metropolitano) Matteo Lepore). Mancano anche le firme di due sindaci storicamente vicini a Lepore (Erika Ferranti di Bentivoglio e Maurizio Fabbri di Castiglione dei Pepoli), mentre per ora non ci sono nemmeno le firme dei sindaci vicini a Dario Mantovani e Francesco Critelli, ovvero la minoranza dem in Federazione. Si tratta dello stesso Mantovani (Molinella), di Monia Giovannini (Malalbergo), di Emanuele Bassi (Sala Bolognese) e Alessandro Erriquez (Castello d’Argile). Ma non è escluso, secondo indiscrezioni, che questa fazione possa in futuro schierarsi pro-Bonaccini.

"Siamo sindache e sindaci – si legge nell’appello – che in questi anni hanno condiviso con Bonaccini un percorso istituzionale e ne hanno potuto apprezzare le doti e le caratteristiche politiche e amministrative, la capacità di coniugare visione strategica e la concretezza operativa, l’infaticabile presenza sul territorio. La scuola pubblica – continuano –, la sanità, il lavoro, la sostenibilità e la transizione ecologica e digitale sono i temi che Stefano ha messo al centro del suo intervento", e oltre a questi la visione del Pd "che deve svolgere il ruolo di ferma opposizione in Parlamento, ma che al tempo stesso essere forza di governo in tanti enti locali, con classi dirigenti rinnovate, ci convince. Per questo – concludono – sosteniamo Bonaccini segretario nazionale del Pd".

pa. ros.

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