Selcom, chiesto il concordato. Fiom: "Vigileremo insieme"

Castel Maggiore, oggi l'incontro al Ministero

Sciopero alla Selcom (foto Schicchi)

Sciopero alla Selcom (foto Schicchi)

Bologna, 30 settembre 2016 - Una richiesta di concordato preventivo e il conseguente commissariamento sono le ultime carte sul tavolo per arginare la crisi della Selcom di Castel Maggiore. Dall’incontro che ieri mattina ha visto i rappresentanti delle parti sociali dialogare con gli industriali bolognesi, nella sede di Unindustria, è infatti filtrato l’annuncio di queste due misure, salutate dai sindacati come i primi passi concreti verso il salvataggio dal fallimento.

L’azienda ci ha confermato che domani depositerà le carte per richiedere il concordato preventivo. Se verrà accordato, un giudice nominerà un commissario straordinario che affianchi questa proprietà incapace e ne monitori le attività”, ha affermato in proposito Marco Colli, della Fiom-Cgil. Il commissario dovrà rendere conto mensilmente alle autorità giudiziarie della gestione dell’amministratore delegato Fabrizio Ricchetti, che risulterà comunque limitata alle sole attività di ordinaria amministrazione, e contribuirà, entro 120 giorni, alla formulazione di un progetto organico di salvataggio.

Secondo Colli “la notizia positiva è che da oggi non saremo più lasciati soli a vigilare sull’operato di un’azienda che si trova in questa situazione per una scellerata gestione finanziaria e non certo per incapacità delle maestranze o mancanza di commesse”. Sono segnali di moderata soddisfazione, dunque, quelli che provengono dal fronte sindacale, dopo il blocco delle merci in uscita dall’azienda organizzato ieri mattina e dopo gli attacchi seguiti all’assenza dei delegati di Unindustria alla seduta congiunta della commissione comunale Attività Produttive e della commissione Istruttoria Atti della Città Metropolitana di Bologna dello scorso mercoledì.

In quell’occasione il sindaco Virginio Merola aveva auspicato che si trovasse, per ristrutturare Selcom, “un interlocutore credibile, convinto ad affiancare un piano di rilancio serio al piano di rientro dai debiti”, e proprio questo aspetto sarà al centro dell’importante appuntamento di oggi a Roma, al ministero dello Sviluppo Economico. In giornata, infatti, si terrà al Mise un nuovo incontro, dopo quello del 16 settembre scorso, fra sindacati, proprietà, Confindustria, Regione Emilia-Romagna e Città Metropolitana di Bologna, per proseguire il dialogo e fare il punto sui recenti sviluppi.

La speranza dei sindacati è che si arrivi a una soluzione il più presto possibile, vista una mole debitoria che, per il solo stabilimento bolognese di Selcom, ammonta a 77 milioni e visto che 360 famiglie rischiano di rimanere senza fonti di reddito. Ad aggravare un quadro ancora in divenire, ha infine aggiunto Colli, “si profila per la prossima settimana la messa in cassa integrazione per l’intero reparto automazione”.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro