Bologna, senza assicurazione un’auto su dieci

Nell’area metropolitana quasi 45mila vetture prive di copertura. L’osservatorio regionale: “Dati preoccupanti”

Controllo su strada della polizia municipale (foto d'archivio Germogli)

Controllo su strada della polizia municipale (foto d'archivio Germogli)

Bologna, 5 ottobre 2017 – È un obbligo. Ma troppi automobilisti fanno finta di non saperlo. Si tratta dell’assicurazione Responsabilità civile autoveicoli (Rca), senza la quale un veicolo non può circolare. Eppure, afferma Mauro Sorbi, presidente dell’Osservatorio per l’educazione alla sicurezza stradale, «la realtà fotografata è significativamente e pericolosamente diversa». A febbraio 2017, infatti, a livello nazionale la quota di autoveicoli non assicurati «risulta del 13%». In valore assoluto, «ci si avvicina ai cinque milioni, uno in più dei quattro rilevati fino all’anno scorso».

Nell’area metropolitana di Bologna, il dato medio di auto non assicurate si attesta ad un 8%. Tradotto in cifre, «è pari a 44.956 auto su un totale di 535.867 circolanti, quindi un terzo in meno rispetto alla media nazionale».

Dai dati, spiega Sorbi, «risulta che Galliera è il comune con la percentuale più alta di auto non assicurate all’interno dell’area metropolitana, pari ad un 12,83%». Seguono i comuni di Castel d’Aiano (11,74%), Castel Maggiore (10,74%), Vergato (10,48%) e Granarolo dell’Emilia (9,91%). C’è quindi Bologna, con il 9,67% di auto non assicurate.

Sorbi ricorda che, in caso di mancata copertura assicurativa del mezzo, «scattano sanzione amministrativa e sequestro del veicolo».

A chi viene pizzicato a falsificare il certificato assicurativo, «viene sospesa la patente e subisce sanzioni anche penali». Anche se non si utilizza l’auto, «ma questa venga lasciata in un parcheggio pubblico, è obbligatorio assicurarla comunque, anche se non è in grado di circolare».

Nella nostra regione, la quota di autoveicoli non assicurati è dell’8,18%. «Rispetto alle statistiche di certe aree del territorio nazionale – commenta Sorbi – questo dato fotografa una situazione tra le migliori». Resta però necessaria «un’azione mirata per tentare di azzerare il fenomeno, o almeno ridurlo sensibilmente». C’è poi «un fenomeno in grande crescita»: le auto che circolano con targa straniera. «Sfuggono ai controlli automatici sulle infrazioni stradali, sulle tasse sul veicolo (bollo ed eventuale superbollo per le auto più potenti), al redditometro e alla Rc auto».

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