
Un paziente disabile assistito dalla carrozzina (foto d’archivio)
Aspetta da quasi sette mesi la carrozzina dalla quale dipende ogni sua possibilità di spostamento. É un 58enne disabile con deficit fisico residente in Valsamoggia che necessita di un ausilio al quale ha pieno diritto, come certificato dall’ufficio protesi dell’Azienda Usl di Bologna. Peccato però che dalla prima richiesta avanzata nell’ottobre dello scorso anno della carrozzina promessa si fossero perse tutte le tracce.
"Conosco la famiglia e facciamo tutto il possibile per rendere la vita un po’ meno dura a questo nucleo con mamma anziana e due figli, entrambi con difficoltà motorie", spiega Giulia Medici, coordinatrice dei volontari Auser di Crespellano, pronta ad aiutare la famiglia che conosce da tempo e della quale si fa portavoce. Compreso il racconto di una vita tutta in salita dell’uomo che fino a quando ha potuto lavorare si è mosso in fabbrica grazie a un deambulatore. Poi, con il collocamento anticipato a riposo le sue condizioni sono un po’ peggiorate. Da qui il passaggio necessario a una prima carrozzina, che si era deteriorata con l’uso intenso che ne faceva. Così è partita l’iniziativa della sorella, che lo scorso ottobre con una e-mail ha segnalato il problema all’ufficio protesi, con la richiesta di un sopralluogo di un tecnico per valutare la situazione.
Da allora sono trascorsi i primi tre mesi: "Fino a Natale non si è visto nessuno. Finite le feste il tecnico è andato a domicilio e ha riscontrato la necessità di sostituire la carrozzina deteriorata" racconta la famiglia che con l’affiancamento di Giulia Medici (e altre persone che si sono prese a cuore il problema) hanno poi coinvolto l’ufficio dei servizi sociali del Comune di Valsamoggia e della municipalità di Crespellano competenti per l’area disabilità. "Dopo l’ennesimo sollecito l’illusione della svolta con una e-mail dello scorso 16 aprile che annunciava come ’la carrozzina è in consegna in questi giorni’. E, invece, siamo oramai alla fine di maggio e il nostro disabile non ha ancora visto niente" aggiunge Giulia che a fronte della rassegnazione della famiglia si è fatta interprete del disagio arrecato e che l’Azienda Usl, interpellata dal Carlino, riconosce: "L’Azienda USL di Bologna si scusa con la famiglia per la situazione di disagio che si è creata a seguito di una serie di contrattempi. Si impegna altresì a risolvere la situazione, cioè a consegnare la carrozzina, nel più breve tempo possibile".
Gabriele Mignardi