Carabinieri in azione (foto di repertorio)
Bologna, 3 dicembre 2020 - “Sto andando a rapire la mia ex ragazza. E le ammazzo pure i genitori”. Questa la frase choc pronunciata davanti ai carabinieri di Imola, lunedì notte intorno alle 2, da un quarantacinquenne del posto, controllato in auto assieme ad altri due uomini più giovani. I militari dell’Arma hanno fermato la macchina per un controllo di routine, considerando l’orario di coprifuoco.
La situazione è subito apparsa sospetta agli operatori e, quando in auto hanno trovato un borsone con dentro lacci emostatici, manette e passamontagna, i carabinieri hanno capito che si trattava di qualcosa di grave.
I tre hanno confessato cosa stavano per fare, con ammissioni che li hanno portati direttamente alla Dozza, con l’accusa pesantissima di tentato sequestro di persona.
La banda si trovava proprio sotto casa della ragazza, molto più giovane dell’ex, che ha detto di aver ricevuto minacce dall’uomo che aveva lasciato e che le aveva promesso di fare “qualcosa di eccezionale”, ma di non aver dato peso a quelle parole.
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