
Bologna, 12 ottobre 2023 – Una maxi-operazione dei carabinieri, nello specifico il Comando per la tutela della salute, nel settore del vino ha portato a eseguire 960 ispezioni in Italia, riscontrando ben 239 irregolarità (pari al 24%, percentuale influenzata dalle modalità di selezione degli obiettivi, individuati tra quelli che presentavano maggiore interesse operativo).
I controlli, effettuati nel periodo della vendemmia, hanno portato alla segnalazione di 218 operatori e alla contestazione di 344 violazioni amministrative, pari a 290mila euro.
Con 17 aziende che svolgevano la propria attività in sedi produttive interessate da gravi carenze igienico-strutturali ed autorizzative, per le quali è stata disposta la sospensione delle attività. Anche due aziende vitivinicole della provincia di Bologna sono finite nella rete dei controlli e delle sanzioni dei carabinieri.
In una di queste sono state riscontrare gravi criticità sulla corrispondenza di giacenza e sulla esatta origine delle masse vinose presenti in azienda. Si è proceduto al sequestro di 16.610 litri di vino (rosso e bianco) e di 5,59 kg di prodotti ed additivi enologici, da impiegare nella rettifica e correzione di acidità dei vini, con scadenze superate anche da circa 6 anni, conservati promiscuamente ed impropriamente insieme a sacchi aperti di fitosanitari ed insetticidi.
Nell’altra azienda, invece, sono stati scoperti e sequestrati 300 kg di mosti concentrati rettificati anonimi e conservati in taniche di plastica non idonee e scaduti di validità, destinati ad essere usati per la seconda fermentazione di vini spumanti/frizzanti da immettere poi in commercio.
In totale, la vasta operazione dei carabinieri ha sequestrato complessivamente oltre 300mila litri di prodotto in fermentazione o già trasformato in vino. Il valore commerciale delle strutture chiuse e dei prodotti sequestrati ammonta a circa 11 milioni di euro.
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