Bologna, servizi funebri. Rivoluzione Sant'Orsola: prenotazioni solo on line

Regole anti-racket, Messori: "Tutta l’attività delle imprese sarà controllata"

Il dg Antonella Messori

Il dg Antonella Messori

Bologna, 20 maggio 2019 - Collegamenti on line per prenotare il servizio funebre nella camere mortuarie. È una delle misure prese dal Sant’Orsola in seguito al ciclone sollevato dal racket dei funerali e dall’inchiesta ‘Mondo Sepolto’.

Come funziona oggi il sistema?

“Abbiamo diviso le procedure in due momenti – risponde il direttore generale Antonella Messori –. Nel primo, le famiglie scelgono autonomamente, al di fuori dell’ospedale, le imprese funebri che poi possono contattarci solo dopo aver ricevuto l’incarico”.

In che modo?

“L’agenzia si collega via web con il nostro ufficio, precisa di avere la gestione di quel servizio e si prenota, sempre per via telematica, chiedendo in quale fascia oraria potrà entrare per lavare, vestire il defunto e organizzare l’esposizione nella camera mortuaria. Solo dopo aver avuto la risposta, gli addetti potranno presentarsi. Così ogni movimento rimane tracciato”.

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Come procedono i lavori nelle nuove camere mortuarie?

“Siamo in dirittura d’arrivo: all’inizio di luglio sarà inaugurata la struttura nel padiglione 18, attiva lì fino al 2006, con ingresso da viale Ercolani. E sarà chiusa quella attualmente ospitata nell’area Malpighi, in via Pizzardi”.

Un trasloco atteso da tempo.

“Le nuove camere mortuarie, in tutto cinque, e la cappella adiacente, erano già pronte. Ma i lavori si sono protratti per il rifacimento del terrapieno, sotto passano le ambulanze dirette al polo cardio-toraco-vascolare, e l’asfaltatura della strada che dall’ingresso del viale porta alla struttura. Per questi due progetti la spesa è stata di circa 500mila euro: al termine saranno ricavati 15 posti auto, nei quali si potrà parcheggiare gratuitamente esponendo il disco orario”.

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Misure per il personale?

“Già a gennaio avevamo sospeso quattro operatori, sostituiti da altrettanti addetti che avevano iniziato a lavorare sotto la supervisione di due coordinatori. Con il nuovo modello organizzativo la rotazione non sarebbe più necessaria, ma abbiamo comunque fatto un bando interno per trovare le disponibilità necessarie a garantirla ogni 6 mesi”.

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