
Più corse, anche di notte, e meno cambi sui treni del Servizio ferroviario metropolitano. Ieri in Regione è stata annunciata l’intesa di tre anni (rinnovabile) siglata da viale Aldo Moro, Comune e Città metropolitana di Bologna per provare a imprimere finalmente una svolta alla storia travagliata dell’Sfm (il Servizio ferroviario metropolitano), eterno incompiuto della mobilità bolognese. In particolare, saranno intensificati a partire da giugno 2024 i collegamenti sulla linea passante Casalecchio-Bologna-Pianoro, con frequenza di una corsa ogni 15 minuti e senza la necessità di cambiare treno nel capoluogo.
Da dicembre del prossimo anno verranno invece potenziati i servizi della Modena-Bologna con due corse all’ora, fermate ogni ora tra Samoggia e Anzola e tre corse all’ora per Castelfranco. Arrivano poi, già da questo giugno, servizi sostituitivi notturni in bus nei weekend, che da dicembre 2024 diventeranno ferroviari, rispettivamente sulla
Bologna-Porretta, sulla Bologna-San Benedetto, sulla Bologna-Vignola e sulla Bologna-Poggio Rusco. Una novità assoluta per queste linee, che oggi si interrompono nella prima serata: ci saranno corse anche oltre l’una. "Gli interventi richiederanno una gradualità per arrivare a un potenziamento significativo del servizio – ha spiegato l’assessore regionale ai Trasporti, Andrea Corsini –. Con quasi 64mila passeggeri giornalieri, il 43% del totale regionale, l’Sfm ha una valenza strategica per tutta l’Emilia-Romagna. Ora chiediamo al ministro Salvini il raddoppio della Porrettana ferroviaria, linea nazionale, fino a Sasso Marconi".
La Regione ha investito nell’operazione 12 milioni di euro in più sul fronte dei servizi, oltre all’acquisizione di tre nuovi treni elettrici, uno per la linea Porretta-Pianoro e due per la Modena-Bologna, per
un impegno di circa 19,5 milioni di euro. Per il sindaco Matteo Lepore è una svolta, ma anche "un’alternativa credibile" durante il grosso dei lavori per il tram. "Il rafforzamento dell’Sfm è uno dei pilastri del programma di mandato, che può farci fare un passo in avanti fondamentale nella mobilità realizzando una vera e propria metropolitana di superficie. Non convinceremo mai nessuno a lasciare a casa l’auto senza un trasporto pubblico di qualità e la cadenza di 15 minuti è fondamentale".
Entro la fine del 2025 si concluderanno anche i lavori per l’interramento della Bologna-Portomaggiore, premessa per realizzare la seconda linea passante unita alla Bologna-Vignola.
"È un accordo per noi molto oneroso – ha sottolineato il presidente della Regione, Stefano Bonaccini –, ma lo avevamo promesso e le persone serie le promesse le mantengono. Sono orgoglioso. Stiamo investendo tantissimo sulle ferrovie e questo sarà un potenziamento strategico per sempre".
Paolo Rosato