Si chiude con la rimodulazione di diverse condanne, in alcuni casi con ‘sconti’ anche consistenti, il processo d’appello con abbreviato per 9 persone ‘Villa Inferno’, per i festini a base di sesso e coca in una villa di Pianoro. A dare il via alla vicenda fu, nel 2020, la denuncia della madre di una minore che aveva partecipato ai festini. In primo grado condanne fino a quattro anni e due mesi. Al vaglio era l’accusa di induzione alla prostituzione per Piero Randazzo e Michele Marchesini: per il secondo, ricorso del pm rigettato; il primo invece è stato condannato per la più lieve utilizzazione della prostituzione minorile.
CronacaSesso e coca a ’Villa Inferno’, sconti di pena