
Le aree a rischio e le zone rosse nel centro di Bologna
Bologna, 8 maggio 2025 – Le chiamano zone rosse quelle aree delle città dove non possono entrare i soggetti pericolosi con precedenti penali. Un obiettivo, quello del ministero dell’Interno e di Matteo Piantedosi, per garantire, attraverso una direttiva, "la tutela della sicurezza urbana e la piena fruibilità degli spazi pubblici da parte dei cittadini". A Bologna queste aree si concentrano soprattutto in tre zone: la stazione, la Bolognina e il parco della Montagnola. Tre aree collegate tra loro dove si registrano spesso episodi di microcriminalità, da risse a furti, passando per aggressioni e degrado. Fino ad accoltellamenti e forbiciate. Due azioni violente che domenica sono accadute proprio tra via Irnerio, davanti alla Montagnola, e piazza dell’Unità, nel cuore della Bolognina. Facendo scoppiare, di nuovo, la bagarre politica. E portando le forze dell’ordine a incrementare ulteriormente i controlli.
L’ordinanza e le zone rosse
A Bologna, l’8 ottobre dello scorso anno, la Prefettura ha fatto un’ordinanza che si concentra sulla Scalinata del Pincio, l’area antistante l’autostazione, piazza XX Settembre, Galleria 2 Agosto, via Boldrini, via Gramsci, via Amendola, piazza Medaglie d’Oro e la zona della Bolognina nelle aree dietro alla stazione, da via Matteotti a via Fioravanti, passando per via De’ Carracci e via dell’Arca, arrivando fino a via Bolognesi e via Ferrarese. Un’area circoscritta che un mese fa, il 7 aprile, è stata prorogata al 15 settembre come zona rossa. Di pari passo, l’8 novembre del 2024, è stata istituita un’altra area a rischio. Uno spazio che ci concentra tra il parco della Montagnola (porzione di via Masini, via Irnerio, via Indipendenza e via del Pallone), viale Pietramellara (via Indipendenza, via Carracci e via Barozzi), via Galliera (tra piazza XX Settembre, via Milazzo e Giardini Fava), oltre a piazza dei Martiri e piazza dell’Unità. Nelle aree interessate, in questi sette mesi, sono stati effettuati circa 17mila controlli, allontanando 156 persone. Lo stesso ministro Piantedosi, in un post del 3 gennaio su Facebook, disse: "Dopo i positivi risultati di Firenze e Bologna, le zone rosse sono state estese anche a Milano e Napoli". Ma a distanza di quattro mesi ecco il dibattito con al centro le iniziative di prevenzione e sicurezza urbana. Ma nel mentre non si fermano le azioni. La Polizia, nella giornata di ieri, ha svolto un servizio insieme alla polizia locale d’intesa con il Comune, all’interno dell’ex caserma Stamoto, altro punto nevralgico in città, e nel quadrilatero della Bolognina. Le operazioni hanno visto in campo anche polizia scientifica e team cinofili antidroga. All’interno dell’ex Stamoto denunciate sette persone, somale e marocchine, per invasione di terreni ed edifici. Vicino alla Bolognina invece sono stati beccati a spacciare tre giovani marocchini tra viale della Repubblica e zone limitrofe. Due di loro sono stati arrestati, mentre uno, di 25 anni, è riuscito a fuggire. Quelli beccati hanno cercato anche di resistere ai controlli delle forze dell’ordine: uno, 23enne, scagliando una bici e colpendo a calci lo scooter della Polizia, l’altro, di 26 anni, provando a colpire gli agenti. Avevano cocaina, soldi contanti e spray al peperoncino in tasca. Anche nel quartiere Croce Coperta un tunisino di 22 anni ha provato a scappare dai controlli, arrivando a colpire a calci e pugni un ispettore della squadra mobile, provocandogli ferite per 21 giorni di prognosi. Una volta fermato aveva 12 grammi di cocaina. E anche lui, come Zakaria Azmami, 27enne che domenica ha seminato il panico in Bolognina, doveva essere espulso. A marzo era stato accompagnato al Cpr di Gorizia. Ma un mese dopo era stato rimesso in libertà. E ora ha rischiato di rompere il legamento del ginocchio di un poliziotto.
"Il taser e le bodycam sono strumenti indispensabili", ha detto Tonino Guglielmi, segretario regionale del Sap. Un messaggio condiviso anche dal Siulp di Bologna: "Siamo stanchi e riteniamo sia giunto il momento di porre fine alle sterili polemiche dell’operato delle forze dell’ordine". Gianni Pollastri, segretario nazionale della Fsp Polizia, dice: "La normativa che consente a questi personaggi di non essere espulsi dal territorio nazionale mostra sicuramente dei limiti".
Legenda della cartina
1 Parco della Montagnola, Scalinata del Pincio, Autostazione, via Irnerio, via Indipendenza e via del Pallone
2 Piazza XX settembre, Galleria 2 agosto
3 Via Gramsci, via Boldrini e via Amendola
4 Stazione, Piazza Medaglie d’Oro
5 Area alle spalle della Stazione (tra via de’ Carracci, via Fioravanti, via Matteotti, via Ferrarese, via Bolognese, e via dell’Arca), Piazza dell’Unità
6 Tratto di viale Pietramellara tra via Carracci, via Indipendenza e via Barozzi
7 Tratto di via Galliera tra piazza XX settembre, via Milazzo e Giardini Fava
8 Piazza dei Martiri